Pubblicato il: 13/11/2014 alle 15:53
Boom di frodi e allacci abusivi alla rete idrica di Caltanissetta. Un fenomeno che Caltaqua sta monitorando, scoprendo quasi duecento casi in quattro mesi. Per la società quest’azione di controllo potrà avere positivi riflessi in prospettiva anche sulle tariffe. “Un’azione sistematica di monitoraggio che sta dando nell’immediato risultati utili in termini di utenze ricondotte nell’alveo della regolarità – con non trascurabili risultati anche in termini economici – ma, soprattutto, altri ne darà – in prospettiva – sui costi complessivi del servizio e, a cascata, anche sulle tariffe”, dicono dal quartiere generale della società che gestisce il servizio idrico nel Nisseno.
I costanti controlli per l’individuazione di allacci abusivi alla rete idrica e la repressione delle frodi, concentrati in alcune aree dell’intero territorio provinciale, nel solo quadrimestre Luglio-Ottobre 2014 hanno consentito di rilevare 95 casi, quasi il cinquanta per cento dei quali (49) a Gela (gli altri a Niscemi 17, Mazzarino 14, Riesi 11, San Cataldo 3 e Delia 1). Circa un terzo di questi casi scoperti ha dato luogo successivamente alla regolarizzazione delle posizioni, con consequenziale recupero delle quote indebitamente non pagate.
“Significativi appaiono i dati relativi al medesimo periodo di osservazione e alla stessa porzione di territorio provinciale, relativi questa volta ai casi di riallaccio abusivo con manomissione dei sigilli a seguito di taglio della fornitura idrica”, spiegano ancora i tecnici di Caltaqua. Cento i casi scoperti, oltre il sessanta per cento a Gela (61) mentre gli altri sono ripartiti tra Mazzarino (19), Riesi (13), Niscemi (6) e San Cataldo (1). Il monitoraggio ha portato alla successiva regolarizzazione di dodici utenze (pure in questo caso con consequenziale recupero delle quote indebitamente non pagate), con versamento delle sanzioni previste dal Regolamento del servizio idrico integrato.
“Questa attività di sistematico monitoraggio che Caltaqua sta conducendo – aggiungono i tecnici – consente dunque oltre al riallineamento ad inderogabili principi di legalità anche il recupero in bolletta di importanti quantitativi di metri cubi di risorsa idrica offrendo alle utenze “irregolari” un agevole percorso di rientro nella regolarità senza incorrere in sanzioni e denunce”.