Pubblicato il: 16/01/2017 alle 10:37
Controlli al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Elia questa mattina da parte dei Nas di Ragusa. Gli uomini dell'Arma, a quanto pare, stanno verificando adeguatezza dei locali, tempi di attesa e la presenza di eventuali carenze strutturali. Nell'ospedale nisseno tutto sarebbe risultato nella norma. L'operazione di questa mattina a Caltanissetta si inserisce in quella più ampia che in questi giorni sta vedendo, in tutta Italia, l'impiego straordinario di600 uomini che hanno già effettuato oltre 200 ispezioni, concentrate soprattutto nel periodo delle feste natalizie: il sovraffollamento di molti Pronto soccorso, con un numero di accessi in vari casi pari al doppio della media giornaliera, è tra le maggiori criticità.
Durante i controlli negli ospedali italiani – secondo quanto riportato dall'Ansa -sono state riscontrate un totale di 19 sanzioni amministrative e si è proceduto aldeferimento di 11 persone all'Autorità Giudiziaria. Sottolinea l'importanza dell'attività di monitoraggio dei Nas il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: “I controlli e le ispezioni dei Nas sono cominciati prima di Natale così come avevamo concordato, su tutto il territorio nazionale. E i numeri lo confermano. Un'attività – afferma – continua e che va ben oltre i casi e le emergenze che finiscono sui giornali, come il caso di Nola. Non solo dunque controlli nei pronto soccorso ma in tutta la rete dei servizi sanitari e della sicurezza alimentare”. Un controllo straordinario sull'intero territorio nazionale, quello effettuato dai Nas dal 15 dicembre ad oggi, al fine di verificare le condizioni di efficienza dei servizi di assistenza ospedalieri. La criticità maggiormente riscontrata, soprattutto nelle grandi città, è stato dunque il sovraffollamento – con prevalenza di persone anziane – dei Pronto soccorso, e ciò anche a causa del concomitante picco epidemico influenzale. Infatti, in alcuni ospedali, hanno riscontrato i Nas, si è registrato un numero di accessi al Pronto soccorso pari al doppio della media giornaliera.
Sempre secondo quanto riportato dall'Ansa all'ospedale Civico di Palermo, ad esempio, i carabinieri hanno trovato 27 pazienti in barella e 20 in poltrona, il triplo rispetto a quelli previsti. Alcuni erano sistemati nei corridoi per l'assenza di posti letto nei reparti. Il giorno di Natale, i Nas hanno fatto un sopralluogo anche all'Ospedale dei bambini di Palermo. Varie le irregolarità: dall'assenza di stanze dedicate al personale medico a problemi come le lunghe attese, da due a cinque ore, per ottenere gli esami di laboratorio e le prestazioni di Radiodiagnostica nei giorni prefestivi e festivi e nelle ore notturne, a causa dell'assenza di personale in regime h24. Ma sono tanti gli esempi dell'azione dei Nas, anche se le criticità rilevate rappresentano “episodi limitati che – precisano gli stessi Carabinieri – non condizionano la generalizzata situazione di funzionalità offerta dalla gran parte delle strutture visitate, operanti sul territorio”. Tuttavia, non mancano esempi negativi: in un ospedale della provincia di Ragusa, ad esempio, è stata disposta la chiusura della sala operatoria del Dipartimento di Chirurgia per mancanza dei requisiti igienico sanitari e strutturali, mentre il 26 dicembre il Nas di Campobasso ha deferito in stato di libertà un infermiere per esercizio abusivo della professione sanitaria ed il Nas di Bari ha rinvenuto presso un ospedale della provincia confezioni di medicinali scadute di validità, sequestrate.
Ed i blitz dei Nas non si fermeranno: anche nel nuovo anno, assicurano dai Carabinieri per la tutela della salute, il monitoraggio sarà costante.