Pubblicato il: 24/04/2015 alle 10:54
Si può morire per l’impulso irrefrenabile di mettere un “like” sul proprio profilo nel social network? Si può restare paralizzati per essersi messi al volante dopo aver ecceduto con l’alcol o per non aver avuto il coraggio di rifiutare di salire in una macchina guidata da chi non aveva i riflessi pronti? Un quesito che questa mattina è stato posto agli studenti delle scuole superiori di Caltanissetta riuniti durante la conferenza annuale organizzata dall’Aci di Caltanissetta come apertura della gara automobilistica.
La sicurezza stradale è un tema ormai battuto da diversi anni ma che, tristemente, continua a restare attuale per colpa dell’ingenuità o dell’irresponsabilità delle persone ha spiegato il presidente dell’AC Caltanissetta Carlo Alessi (nella foto). E allora ecco che torna imperante l’esigenza di far capire che bisogna “volersi bene” veramente e rispettare sé stessi. Un individuo responsabile è colui che compie delle scelte corrette in ogni momento della propria vita a prescindere se si trova in macchina o al suo esterno ed è questo principio cardine che bisogna far comprendere ai giovani neo patentati ma anche a chi, con qualche anno di più, ancora sottovaluta il pericolo al quale va incontro.
Durante la conferenza è stata mostrata una clip girata dall’interno di una vettura mentre svolgeva il percorso della gara. Un emozionante “viaggio virtuale” al quale gli studenti hanno potuto eccezionalmente partecipare.
Al termine dell’incontro i giovani sono stati salutati con un quesito sul quale riflettere: “Si può restare paralizzati per un’intera vita solo per aver essersi distratti un solo secondo?”. La domanda, ovviamente, è retorica ma la risposta negativa, purtroppo, non sempre è messa in atto.
Nella foto: la sala gremita