Oltre un centinaio di persone in quarantena a Gela dopo l’impennata di casi di Coronavirus. Venti persone, buona parte dei quali hanno un’età compresa tra i 20 e i 30 anni sono risultati positivi. Tra loro anche due minorenni. Tutti sono stati posti in isolamento domiciliare perché presentano sintomi lievi. Le loro condizioni di salute non destano preoccupazione ma in città cresce la paura perchè i casi potrebbero aumentare da un momento all’altro. I contagiati sono per lo più soggetti rientrati dalle vacanze. Molti sono rientrati da Malta ma anche vi sono anche dei pazienti provenienti dalla Francia, Sardegna e Spagna.
“Si tratta di pazienti – ha spiegato il direttore generale dell’Asp di Caltanissetta, Alessandro Caltagirone – asintomatici che si sono recati in ospedale per segnalare il loro stato di salute. Questo ci ha permesso di poterli sottoporre a tampone. Diversamente avremmo avuto difficoltà ad intercettarli e questo avrebbe potuto provocare dei contagi a catena. Certo che i comportamenti delle persone sono stati poco attenti pensando che tutto fosse stato superato, come se il virus non ci fosse più. Invece stiamo avendo dimostrazione che il virus continua a circolare, è ancora aggressivo e contagioso. Le indagini epidemiologiche partono immediatamente nel momento dell’anamnesi del paziente. Dopodiché inizia un’attenta analisi di tutti i passaggi e di tutti i contatti che ha avuto il soggetto risultato positivo e questo ci consente di circoscrivere i casi ed evitare un innalzamento improvviso. All’inizio della pandemia ci siamo concentrati soprattutto sui pazienti sintomatici che avevano un’età abbastanza elevata e manifestavano anche altre patologie. Adesso stiamo facendo un’analisi anche sui pazienti asintomatici in particolare stiamo attenzionando coloro che rientrano dalle vacanze ed è normale che l’età media si sia abbassata ma questo è un dato che possa essere collegato all’aggressività del virus”.
Intanto, il sindaco di Gela, Lucio Greco, ha lanciato l’ennesimo appello affinchè vengano rispettate le disposizioni anti-covid. “Abbiamo 130 persone in quarantena che sono stabilmente nelle loro case senza potere uscire. Questo ci deve far riflettere. Mi rivolgo ai giovani: non voglio impedirvi di divertirvi ma bisogna pensare anche alla salute e alla vita delle persone che ci circondano. Mi appello alla vostra sensibilità affinchè abbiate rispetto per i vostri cari, i vostri anziani. Numeri così elevati di persone attualmente in quarantena, non si sono registrati a Gela neanche durante il periodo di lockdown. Non voglio creare allarmismo ma non sottovalutiamo la gravità di questa pandemia”.