Consueto bollettino del direttore generale dell'Asp di Caltanissetta Alessandro Caltagirone. Nelle ultime 24 ore i pazienti ricoverati nel reparto di Malattie Infettive presso il presidio. Sant'Elia rimane costante. Si precisa che sono presenti all’interno del Presidio alcuni pazienti non riportati in tabella perché in attesa di esito del tampone. Al Presidio Ospedaliero Vittorio Emanuele nessuna novità. Il dato dei domiciliari , risultati positivi al test, si incrementa di n. 7 unità a Caltanissetta, n. 1 unità a Serradifalco, n. 1 unità a Mazzarino e n. 1 unità a Milena; questi ultimi sono in sorveglianza attiva essendo in condizioni non meritevoli di ricovero. Fra i positivi riscontrati a Caltanissetta vi è anche una infermiera del Sant'Elia, già da dieci giorni a domicilio. Il totale dei malati da inizio epidemia sale dunque a 105. Di questi 3 sono ricoverati in terapia intensiva (di altri 5 manca il risultato del tampone); 19 sono ricoverati in Malattie Infettive, 64 in isolamento domiciliare (di cui 32 nisseni, 4 di Gela, 1 di Mazzarino, 1 di Milena, 1 di Mussomeli, 4 di Niscemi, 1 di Riesi, 14 di San Cataldo, 6 di Serradifalco); 5 ricoverati in altro presidio; 5 guariti; 8 deceduti al Sant'Elia e 1 fuori provincia. "Chiarisco – ha aggiunto il direttore generale dell'Asp, Alessandro Caltagirone – che stanno arrivando centinaia di risultati dei tamponi sia relativi ai contatti stretti che risultati relativi ai soggetti in quarantena. Per ciò che riguarda l'infermiera ribadisco che l'operatrice è già da una decina di giorni a casa. Era un'infermiera della Medicina Nucleare dove abbiamo creato il ps infettivologico e quindi non prestava più servizi nell'ambito delle malattie infettive e neanche a contatto con i pazienti o con i colleghi. L'operatrice era in ufficio dove si occupava della riprogrammazione delle prenotazioni riguardanti gli esami di medicina nucleare. Questa infermiera afferisce sempre a dei focolai esistenti relativi a delle persone già positive da tempo a casa. In pratica si è contagiata tramite persone a lei vicine che non hanno nulla a che vedere con l'ospedale. Ciò non toglie che stiamo già verificando suoi eventuali contatti in ospedale".