Pubblicato il: 05/09/2020 alle 16:08
Dal sostegno a un ipotetico bis per Mattarella al Colle a un’altrettanto sentita stima per Mario Draghi – con annesso invito a non tirarlo interessatamente per la giacchetta – passando per un accenno alla riforma della legge elettorale, con tanto di endorsement di un’eventuale ritorno delle preferenze. Giuseppe Conte coglie l’intervista pubblica alla Festa del Fatto Quotidiano come occasione per una riflessione ad ampio raggio sull'attualità, senza sottrarsi dai temi più direttamente oggetto del confronto politico, oltre a quelli di scenario come la partita Ue su Recovery Fund e, ovviamente, la ripartenza interna con la sfida del coronavirus. E assicurando, a proposito di appuntamenti politici alle porte, che l’esito delle Regionali non influirà sulla tenuta del governo.
«Abbiamo un sistema di monitoraggio elevato e possiamo affrontare l’autunno con fiducia, senza un nuovo lockdown», sottolinea Conte mentre osserva che la riapertura al pubblico degli stadi, è «inopportuna». «Nello stadio l’assembramento è inevitabile, dentro, come entrando e in uscita», spiega. E liquida, il presidente del Consiglio, i No Mask in piazza oggi a Roma con una secca battuta: «Oltre 274mila contagiati e 35 mila decessi. Punto».