“Alla clinica Santa Barbara non c’è nessun focolaio”. E’ quanto hanno precisato, nel corso di una conferenza stampa il direttore Francesco Crimaldi, il direttore sanitario Giuseppe Giarrizzo ed il responsabile del raggruppamento medico Salvatore La Rosa.
“La donna deceduta nei giorni scorsi durante il suo ricovero in clinica non è morta a causa del coronavirus, ma soffriva di altre patologie”, hanno precisato i vertici della struttura sanitaria.
Prima di essere ricoverata alla clinica Santa Barbara, era stata portata al Vittorio Emanuele, dove però il reparto di Medicina è stato convertito in Covid per cui i pazienti vengono dirottati alla clinica di Macchitella. La donna, di 84 anni, insieme ad altri tre pazienti, prima di fare ingresso in clinica era stata sottoposta a tampone. Tutti e quattro erano risultati negativi. A distanza di settimane, dopo un altro tampone, sono invece risultati positivi. Dopo aver scoperto domenica scorsa che un’operatrice proveniente da Agrigento era risultata positiva, è scattato uno screening a tappeto che ha interessato sia il personale in servizio alla clinica che i pazienti attualmente ricoverati. Solo i quattro pazienti, sono risultati nuovamente positivi. Mentre gli altri sono stati riportati al Vittorio Emanuele, l’83enne lunedì sera, mentre stava per essere trasferita anche lei al nosocomio gelese, è deceduta. “Aveva un quadro clinico molto compromesso”, ha dichiarato il direttore sanitario Giarrizzo. “Era una paziente oncologica e cardiopatica. La morte è avvenuta – ha detto la Rosa – per aritmia cardiaca".