Pubblicato il: 30/07/2020 alle 12:51
Bagnanti sulla spiaggia e nessun tipo di distanziamento. È questo uno dei comportamenti più pericolosi che favorisce la diffusione del virus secondo il virologo Bruno Cacopardo. Il direttore dell’Unità operativa Malattie infettive al Garibaldi di Catania e membro del Comitato tecnico-scientifico istituito dalla Regione, spiega in un articolo di Andrea D’Orazio sul Giornale di Sicilia in edicola, che "è in atto un processo di autentica rimozione dell’emergenza, tanto che l’uso della mascherina, il distanziamento interpersonale, il semplice lavaggio delle mani, strumenti e abitudini sui quali si è fondato il contenimento del contagio, sembrano percepiti oggi come degli orpelli, non più necessari".
Il virologo poi avvisa: "Quando le condizioni climatiche diventeranno più sfavorevoli per l’uomo, l’ondata di ritorno sarà inevitabile". E l'intensità con cui si ripresenterà? "Le ipotesi sono due. La prima: la nuova impennata potrebbe non avere un carattere epidemico, cioè con tanti casi concentrati nello stesso spazio in un breve lasso di tempo, ma essere endemica. La seconda: il virus riesplode potente come prima, colpendo i soggetti che non si sono ancora infettati o anche chi si è già ammalato ed è poi guarito, perché l’immunità contro il Coronavirus ha dimostrato di non essere persistente. Tra le due possibilità, escluderei quest’ultima, visto che il virus, nonostante la sua recrudescenza, sembra comunque meno aggressivo di prima".