Siamo ancora nel picco, ma ci sono tre dati che vanno nella direzione giusta: pur rimanendo un numero inaccettabile, 525, il numero dei morti non era a questi livelli dal 19 marzo, due settimane fa. In più per la prima volta calano le persone ricoverate con sintomi (- 61 unità, un'inezia su quasi 30 mila persone, ma finora era sempre aumentato) e si conferma la flessione dei posti letto occupati in terapia intensiva (valore che è calato ieri per la prima volta), con altri 17 posti che si sono liberati oggi.
I dati del nuovo bollettino della Protezione Civile parlano di un aumento dei malati (ovvero le persone attualmente positive) pari a 2.972 unità (ieri erano stati 2.886). Oggi sono ricoverati in terapia intensiva 3.977 persone.
Purtoppo resta alto anche il numero delle vittime, che però mostra un rallentamento. Nelle ultime ventiquattr'ore sono morte 525 persone (ieri le vittime erano state 681), arrivando a un totale di decessi 15.887. Anche i guariti restano sugli stessi livelli e raggiungono quota 21.815, per un aumento in 24 ore di 819 unità (ieri erano state dichiarate guarite 1.238 persone). Netto l'aumento dei guariti negli ultimi giorni e come tendenza.
Il numero totale di persone che hanno contratto il virus dall'inizio dell'epidemia è 128.948 (4.316 nuovi contagi rilevati nelle ultime 24 ore, ieri erano stati 4.805). I tamponi fatti oggi sono stati 34.237, un numero più o meno stabile rispetto a ieri (37.375). Il rapporto tra tamponi fatti e casi individuati è di 1 malato ogni 7,8 tamponi fatti, il 12,8%, stabile rispetto a ieri e agli ultimi giorni.
"La curva ha iniziato la discesa e comincia a scendere anche il numero dei morti – ha detto in conferenza stampa il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro –. Dovremo cominciare a pensare alla fase 2 se questi dati si confermano".
I dati regione per regione
I casi attualmente positivi sono 28.124 in Lombardia, 12.837 in Emilia-Romagna, 10.177 in Piemonte, 9.409 in Veneto, 5.185 in Toscana, 3.578 nelle Marche, 3.186 nel Lazio, 3.093 in Liguria, 2.621 in Campania, 2.022 in Puglia, 1.774 in Sicilia, 1.795 nella provincia autonoma di Trento, 1.363 in Friuli Venezia Giulia, 1.420 in Abruzzo, 1.226 nella provincia autonoma di Bolzano, 898 in Umbria, 815 in Sardegna, 706 in Calabria, 576 in Valle D'Aosta, 254 in Basilicata e 187 in Molise. Sono 21.815 le persone guarite.