Pubblicato il: 20/06/2020 alle 10:17
Doppi positivi, ovvero pazienti conteggiati due volte. È la causa dell'errore di calcolo che ha portato la Regione a indicare quasi 400 contagiati in più in Sicilia dall'inizio della pandemia.
Sono 397 i positivi mai esistiti, ma conteggiati nei bollettini ufficiali fino al 18 giugno. L'errore, come svelato giovedì sulle pagine del Giornale di Sicilia, riguardava anche il dato sugli attuali malati di Covid-19 nell’Isola, così come quello sui guariti.
Ma cosa ha causato la falla? In un articolo di Andrea D'Orazio sul Giornale di Sicilia in edicola, Carmelo Crisicelli, da marzo commissario per l’emergenza Covid dell’Asp di Messina, lo spiega con un esempio. Può infatti capitare che se una persona risultata positiva al tampone e messa in isolamento domiciliare si aggrava e viene ricoverata in ospedale, la struttura sanitaria lo riconteggi come nuovo positivo, comunicando il dato alla Regione. In sostanza viene censita due volte.
"Un altro motivo del gap è probabilmente dovuto al fatto che Messina ha processato anche tamponi provenienti da Siracusa e da Troina, conteggiati come nostri positivi", spiega Crisicelli.
Lo stesso assessore alla Salute Ruggero Razza ha ammesso l'errore e su Facebook ha scritto che le polemiche delle ultime ore «non possono superare mesi di grande lavoro, senza tregua. Chiedo un po’ di rispetto per gli oltre 3mila malati e quasi 300 deceduti. Dare l’idea che da noi il Coronavirus non sia esistito, oltre ad essere falso, è irrispettoso», sottolinea Razza, evidenziando al contempo che «la Sicilia è ormai quasi Covid free» e che il riconteggio non è un’anomia siciliana, visto che «anche altre regioni in questi giorni hanno riallineato i dati».