Pubblicato il: 05/09/2020 alle 17:02
Crescono i contagi in Sicilia, ma l’indice di trasmissibilità Rt è sceso da 0,99 a 0,82, attestandosi al di sotto del livello di allerta, che è pari a uno, e della media nazionale di 1,18.
Sono quattro le regioni oltre l'1: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Puglia e Toscana. Tutte le altre con un valore pari o inferiore a 1. Ecco nel dettaglio la mappa dell'indice di trasmissione del coronavirus Regione per Regione: Abruzzo: 1.14; Basilicata: 0.02; Calabria:0.66; Campania: 1; Emilia Romagna: 0.97, Friuli Venezia Giulia: 1.18; Lazio: 0.76; Liguria: 0.92; Lombardia: 0.89; Marche: 0.78; Molise: 0.24; Provincia autonoma di Bolzano: 0.71; Piemonte: 0.9; Provincia autonoma di Trento: 0.78; Puglia: 1.08; Sardegna: 0.82; Sicilia: 0.82 ; Toscana: 1.05; Umbria: 0.92; Valle d'Aosta: 0.22; Veneto: 0.87. Gli ultimi dati del monitoraggio settimanale sulla diffusione del Covid in Italia dell'Iss e ministero della Salute sono relativi al periodo 24-30 agosto, aggiornato al primo settembre. L'indice di trasmissione nazionale calcolato sui casi sintomatici è pari a 1.18. "Questo indica che, al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening/tracciamento dei contatti e dei casi importati da stato estero, vi è stato un aumento del numero di casi sintomatici contratti localmente e diagnosticati nel nostro Paese".
Ma gli esperti ribadiscono ancora che l'indice di trasmissione nazionale va interpretato con cautela in questo particolare momento dell'epidemia. Infatti Rt calcolato sui casi sintomatici, potrebbe sottostimare leggermente la reale trasmissione del virus a livello nazionale.
L’Iss conferma anche l’aumento dei casi per la quinta settimana consecutiva, con l’età media dei malati che viaggia intorno ai 32 anni e 1799 focolai accesi nel Paese, di cui 649 nuovi. Aumentano i casi anche in Sicilia, in buona parte si tratta di giovani asintomatici, tra i quali nel Ragusano anche una quindicenne e una bimba di un anno, entrambe in isolamento domiciliare.
"I casi di Covid-19 in Italia aumentano per la quinta settimana consecutiva e l'Rt si assesta di poco sopra di 1. Ci sono molti focolai in diverse regioni italiane la maggior parte dei quali sono causati da rientri da aree turistiche", ha detto il direttore Generale Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza. "Aumenta – spiega – di poco il carico ospedaliero e soprattutto non vediamo una congestione né a livello delle strutture sanitarie né delle terapie intensive. Del resto l'età delle persone colpite è intorno ai 30 anni, quindi piuttosto giovanile. Data la situazione bisogna continuare ad avere comportamenti prudenti, evitare assembramenti, mantenere il distanziamento fisico, lavarsi frequentemente le mani, usare le mascherine in luogo pubblico".