Pubblicato il: 22/02/2020 alle 17:45
Dopo la diffusione nel Nord Italia del coronavirus anche l'Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta si prepara a fronteggiare un'eventuale emergenza. Questa mattina il direttore sanitario dell'Asp Marcella Santino ha convocato una riunione con il responsabile del 118, dei pronto soccorso di Gela e Caltanissetta, dei medici di famiglia, delle Malattie Infettive e dell'area amministrativa per fare il punto sulla situazione attuale e prepararsi a primi eventuali casi di contagio.
Dottoressa Santino quali sono stati i temi affrontati questa mattina e quali saranno le misure adottate dall'Asp?
Innanzitutto tengo a precisare che come detto dall'assessore Ruggero Razza non abbiamo un problema di pericolosità però è importante mettere in atto misure precauzionali affinché il virus non si diffonda. Queste misure le stiamo mettendo in atto sia in ambito ospedaliero che in ambito territoriale. Invitiamo i cittadini a lavare sempre le mani, a rivolgersi al proprio medico curante laddove ci siano dei sintomi che diventano importanti. Abbiamo stabilito i percorsi, le modalità, l'acquisto di tutto quello che può essere il materiale utile in caso di sospetto della patologia. In particolare tutto il personale del pronto soccorso utilizzerà la mascherina di contenimento biologico, così come il personale della radiologia, così come il personale di alcuni reparti dove l'emergenza è più frequente, vedi pneumologia.
Nel corso della riunione si è detto anche che i pazienti che arrivano in pronto soccorso saranno muniti a loro volta di una mascherina.
Ai pazienti che si recheranno in pronto soccorso verrà fornita la mascherina e sarà limitato l'accesso dei parenti in tutti i reparti e all'interno del pronto soccorso perché è chiaro che bisogna ridurre al minimo i posti affollati. Queste sono le direttive che ci dà il Ministero e che ci ribadisce l'assessorato. Inoltre faremo una campagna informativa su quelle che sono le misure di prevenzione che vanno adottate. La faremo nelle scuole, nei luoghi pubblici, nei centri commerciali e nei posti maggiormente frequentati. Da un lato ci sarà un prepararsi della struttura sanitaria in termini di prevenzione, dall'altra parte una grande azione sul territorio proprio per prevenire la diffusione della patologia.
Direttore questo è un virus che si contagia facilmente e in maniera molto veloce. Quali sono gli accorgimenti da adottare per ridurre al minimo i rischi?
Il primo, come dicevo, è quello di lavarsi le mani costantemente e non portarsi le mani alla bocca o al naso; starnutire all'interno del gomito in modo tale che le mani non diventino elemento di trasmissione; evitare posti molto affolati; evitare i viaggi nelle zone di contagio; pulire tutte le superfici con disinfettanti a base di alcol o cloro e soprattutto laddove ci siano dei sintomi sospetti non allarmarsi, chiamare il proprio medico di medicina generale e riferire quanto più precisamente l'anamnesi. Io mi sento di dire ai cittadini di stare tranquilli ma allo stesso tempo di seguire queste norme precauzionali. Rassicuro la popolazione territoriale perché alla riunione di oggi erano presenti tutti gli specialisti di Caltanissetta, di Gela e del territorio per un'azione coordinata delle misure. Ci sarà massima attenzione da parte dell'azienda che oggi ha formalizzato una task force operativa 24 ore su 24 – di cui farà parte anche il medico della questura Salvatore Di Benedetto, in modo da avere un anello di congiunzione con le forze dell'ordine e con la Prefettura – che sarà sempre operativa, dando di volta in volta suggerimenti, consigli e soluzioni.
Dottoressa molti lettori ci chiedono se l'Azienda ha i tamponi e se potranno essere fatti in tempo utile?
I tamponi ci sono, ne stiamo aumentando l'acquisto, c'è il personale che li esegue. Stiamo predisponendo ancora altro personale per poter far fronte a qualsiasi altra evenienza. Ci sono le camere di degenza per i pazienti, tutte le ambulanze sono munite di dispositivi anticontaminazione.
I cittadini che hanno sintomi sospetti non devono dunque recarsi in pronto soccorso?
Se il paziente ha una sintomatologia che può far pensare a un coronavirus deve telefonare al numero 1500 o al 112, gli sarà detto cosa fare e si attiverà il sistema sanitario che andrà incontro al paziente. Recarsi al pronto soccorso potrebbe costituire un pericolo per il paziente e per tutti coloro che si trovano all'interno del pronto soccorso.
Al momento non si è registrato nessun caso?
Al momento nessun caso sospetto, ma come ribadito oggi dall'assessore Razza, abbiamo una rete di strutture sanitarie che devono essere funzionanti e saper rispondere ad ogni emergenza. Non è la prima volta che ci troviamo a fronteggiare una situazione del genere. Abbiamo avuto già in passato una decina di pazienti con H1N1 che sono stati trattati nel nostro ospedale, probabilmente nessuno lo ha saputo, e che sono poi stati dimessi in buona salute. Quindi ci stiamo attrezzando per dare il meglio che la sanità può dare.