Pubblicato il: 09/11/2020 alle 21:51
È tra le vittime più giovani del Coronavirus. Chiara Cringolo di Romano Canavese aveva 21 anni ed è morta alle Molinette di Torino. Non aveva altre patologie ma intanto il Covid le ha strappato ogni cosa.
Tredici mesi fa era diventata mamma. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare una fine così. Il calvario di Chiara è durato venti giorni. Il 21 ottobre, insieme ai familiari (anche loro positivi al Covid), si era recata all’ospedale di Ivrea con tosse e altri sintomi influenzali.
«Non aveva alcun problema particolare – assicurano i parenti – ma dal momento che faticava a respirare l’abbiamo portata al pronto soccorso». Visto il tampone positivo e il quadro clinico, aggravato da una polmonite bilaterale provocata dal Covid, i medici hanno deciso di trasferirla subito alle Molinette. E da allora nessuno dei parenti ha più avuto modo di vederla.
Il quadro clinico si è aggravato di giorno in giorno. E ieri i medici dell’ospedale sono stati costretti a chiamare la mamma per darle la tragica notizia. Oscar Ferrero, sindaco di Romano Canavese, questa mattina ha comunicato l’addio a Chiara sul sito dell’ente. «La notizia ci ha lasciato attoniti e ci rende consapevoli che le conseguenze di questa pandemia ci possono toccare da molto vicino. Questa morte testimonia che il virus è letale non solo per una certa fascia della popolazione».
L’intero paese, 2.700 anime alle porte di Ivrea, città natale del cardinale Tarcisio Bertone, è sotto choc: «Tutta la nostra comunità si stringe alla famiglia della giovane madre in questo dolorosissimo momento». Il sindaco ha poi chiesto alla cittadinanza di fare tutto il possibile per rispettare le indicazioni sanitarie a salvaguardia della salute, anche perché in paese i casi positivi sono saliti a 29. «Vi invito a rimanere tutti attenti e a non farvi sopraffare dal dolore e dalla paura, ma a reagire con forza e determinazione, rispettando le indicazioni di sicurezza. Riusciremo ad uscire da questo frangente più forti e responsabili».