Pubblicato il: 23/07/2020 alle 12:35
Sul vaccino contro il coronavirus i ricercatori stanno facendo progressi ma "realisticamente" non sarà pronto e disponibile prima dell'inizio del 2021. Lo sostiene Mike Ryan, il direttore del programma emergenze dell'Oms.
"Dobbiamo poter guardare le nostre comunità negli occhi e assicurarle che abbiamo preso tutte le precauzioni possibili affinchè il vaccino sia sicuro ed efficace prima di poterlo distribuire", ha detto. "Anche se questo significa rallentare" il processo di sviluppo dell'antidoto anti-Covid19. "Realisticamente dovremo aspettare i primi mesi del 2021 per vedere le persone vaccinarsi", ha detto Ryan.
"Mentre certamente in Europa occidentale la malattia è sotto controllo, abbiamo ancora dei trend preoccupanti nell’Europa del sud e nei Balcani, quindi non siamo ancora fuori pericolo in ambito europeo", ha continuato il capo del programma per le emergenze dell’Organizzazione mondiale della Sanità. A detta di Ryan, in queste aree è ancora «richiesta una vigilanza sostenuta».
Per quello che riguarda il continente americano, "ovviamente qui c'è ancora il principale punto caldo" per quel che riguarda il coronavirus, un fenomeno che riguarda 2l'America del Nord, quella centrale e l’America del Sud". Al tempo stesso, ha agggiunto il responsabile dell’Oms parlando all’emittente radiofonica irlandese Newstalk, vediamo 2che la malattia inizia ad accelerare in Africa".
Massima prudenza, quindi. Secondo l'Oms, però, bisogna anche riportare i ragazzi a scuola, nonostante non si debba smettere di combattere il virus. "Le scuole sono un microcosmo della società quando si tratta di coronavirus. Se in una comunità è diffuso, si diffonderà anche a scuola". E' l'avvertimento di Mike Ryan, che tuttavia sottolinea la necessità di riportare i ragazzi negli istituti scolastici.
"Sappiamo che bambini e giovani possono trasmettere il virus. Per fortuna la maggioranza di loro non ha sintomi gravi ma questo non significa che non partecipino al processo di trasmissione", ha spiegato durante un Q&A invitando comunque a "fare tutto il possibile per riportare i nostri bambini" nelle classi. Ma per farlo, ha sottolineato, "dobbiamo combattere il virus".