Pubblicato il: 23/10/2020 alle 22:19
"Sono trascorse 48 ore dall’effettuazione del tampone rapido per la rilevazione del COVID-19 e del correlato esito negativo, tampone somministrato a me ed alla mia famiglia (marito e figlio di 10 anni) il 21 ottobre 2020 alle ore 16:30. Nella medesima situazione moltissimi nisseni". E' quanto denuncia con un post su Facebook, Annalisa Petitto, consigliere comunale del Pd. "Non sono bastate – scrive Petitto – ore e ore di vani tentativi per riuscire a contattare i numeri covid riportati sul sito ufficiale dell’Asp di Caltanissetta e non sono bastate le 6 mail inviate nelle ultime 48 ore per riacquisire, nel rispetto delle regole e delle leggi, il diritto alal libertà di movimento fuori dal domicilio dove per 10 giorni, e dopo un’auto denuncia figlia di un profondo senso civico, sono stata in quarantena insieme alla mia famiglia. Inammissibile ed inaccetabile che soggetti con un esito Negativo al Covid , alla fine di una quarantena, restino reclusi o sequestrati a casa (Adulti e minori di anni 14) per oltre 48 h a causa di procedure burocratiche e telematiche che dovrebbero essere state pianificate, collaudate, sperimentate, testate – in questi mesi di attesa di nuova ondata – dalla direzione sanitaria e dalla direzione strategica dell'Asp che, come è notorio, detiene il record delle assunzioni (oltre 300) di medici ed infermieri a tempo determinato destinati a fronteggiare l'emergenza Covid". La consigliera Comunale del Pd, in fondo al suo post poi aggiunge che le è "pervenuto il provvedimento di revoca di isolamento domiciliare. Spero segua, con immediatezza, identico provvedimento per tutti gli altri nisseni privati della propria libertà da giorni".