"Abbiamo un altro decesso in Lombardia, a Crema, una donna che era ricoverata in oncologia con una situazione molto compromessa e aveva anche il coronavirus". Lo ha spiegato l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera.
Almeno 132 casi di contagio, soprattutto al Nord, scuole chiuse, manifestazioni pubbliche bloccate, e un paese – Vo' Euganeo – isolato e pattugliato dai carabinieri. Si ampliano le dimensioni dell'emergenza coronavirus in Italia. Intanto, un infermiere dell'ospedale di Codogno, raggiunto telefonicamente dall'ANSA afferma che "Tutto ciò che dicono non è vero, non c'è niente sotto controllo. E' il panico assoluto, l'ospedale è chiuso al pubblico e i parenti dei degenti continuano a chiamare preoccupatissimi per i loro familiari ricoverati, che oggi sono stati sottoposti al tampone". "La mia impressione è che prima hanno lasciato scappare i buoi e poi – riflette l'operatore sanitario – hanno chiuso la stalla".
Il commissario della Protezione Civile Angelo Borrelli sottolinea che 26 dei ricoverati sono in terapia intensiva. Il numero complessivo dei positivi, ha spiegato Borrelli, tiene conto delle due vittime – una in Lombardia e una in Veneto – e del ricercatore che era ricoverato allo Spallanzani ed è guarito. In Lombardia i casi sono dunque 88 (oltre alla vittima), in Veneto 24 (ai quali va sommato l'anziano morto a Vo' Euganeo), in Piemonte 6, in Emilia Romagna 9 e nel Lazio 2. Questi ultimi sono la coppia di cinesi che si trova ancora allo Spallanzani. Attualmente, ha detto ancora Borrelli, 129 persone sono in ospedale sotto osservazione, 54 sono ricoverati, 26 sono in terapia intensiva e 22 in isolamento domiciliare. (Ansa)