Pubblicato il: 18/09/2014 alle 17:44
IN COPERTINA: FOTO DI ETTORE GAROZZO
Diverse soluzioni per salvare il centro storico di Caltanissetta. Il pacchetto di proposte arriva dal comitato cittadino dell'Udc che in un documento ha riepilogato i punti salienti del recupero del centro nisseno “con l’intento di fornire il proprio contributo d’idee, ha costituito un gruppo di lavoro permanente, al fine di individuare quelle iniziative e/o proposte da sottoporre all’Amministrazione comunale, per cercare di risolvere e/o alleviare i disagi che a causa di tali lavori dovranno sopportare sia i residenti, sia i commercianti. Perciò, l’intento del gruppo di lavoro è di apportare soluzioni progettuali nel medio-lungo termine che incentivino operatori commerciali ad aprire nuove attività e i cittadini a riappropriarsi delle zone del centro storico che, nel corso degli anni ‘90, ha registrato un flusso migratorio di una parte della popolazione verso le periferie della città, creando nuovi insediamenti di edilizia residenziale e commerciale, provocando un progressivo svuotamento e depauperamento di questa zona della città”.
“Si è proceduto ad individuare eventuali soluzioni in corso d’opera su quelli che saranno i possibili disagi che si verranno a creare nel centro storico a causa di questi lavori – scrivono i membri del comitato cittadino dello scudocrociato -. Tenendo conto di elementi importanti e incisivi rappresentati da residenti, fruitori di servizi, niversità, attività commerciali, Uffici pubblici e Banche, l’isola pedonale permanente in Corso Umberto I. Va considerato, inoltre, l’inizio dell’anno scolastico e la tradizionale fiera merceologica di “San Michele”, che, dopo tanti anni, ritornerà in Viale Regina Margherita, che potrebbero ulteriormente avere un impatto negativo sul flusso veicolare nella zona del centro storico. Potranno registrarsi parecchi disagi ai cittadini, arrecando, al contempo, grave nocumento alle attività commerciali insistenti nelle zone interessate dai lavori, già vessate dall’involuzione economica e asfittica come quella nissena.
Le soluzioni nel brevissimo termine (orizzontale temporale 1 settimana) che il gruppo di lavoro ha individuato e che intende sottoporre all’Amministrazione Comunale, riguardano soprattutto la viabilità. Si propone, quindi, di:
1) Riaprire il tratto di Corso Umberto I, ora isola pedonale trasformandolo in una ZTL, con tratto completamente aperto al traffico veicolare dalle ore 00.00 alle ore 16.00, tutti i giorni escluso il Sabato e la Domenica, quando la chiusura dovrà essere totale;
2) Suddividere i lavori, nel tratto di Corso Vittorio Emanuele, in due tronconi:
A) da via Berengario Gaetani a Piazza Garibaldi (invertendo il senso di marcia);
B) da Corso Vittorio Emanuele (all’altezza dell’intersezione con Via Crispi/via XX Settembre) sino a Via Berengario Gaetani.
Questa soluzione, che consentirebbe di parzializzare la chiusura dell’intero tratto di Corso Vittorio Emanuele interessato ai suddetti lavori, ridurrebbe notevolmente i disagi ai commercianti e il traffico veicolare in altre direzioni;
3) Destinare l’ultimo piano del parcheggio di via Medaglie D’Oro, a un prezzo concordato ed agevolato, ai commercianti ed ai loro dipendenti.
4) Istituire aree di sosta temporanea per consentire lo scarico di merci: ad esempio Piazza Garibaldi, Via Berengario Gaetani, Viale Conte Testasecca/Via XX Settembre, Chiesa Sant’Agata al Collegio. Naturalmente queste sarebbero delle soluzioni tampone da utilizzare solamente nel periodo dell’esecuzione dei lavori di che trattasi.
Il tavolo tecnico propone, inoltre, soluzioni che riguardino non solo la viabilità in centro storico, ma anche lo sviluppo economico delle attività in esso insistenti. Pertanto, sono state individuate delle soluzioni nel medio-lungo termine riguardanti i seguenti punti:
1) Stipula di un patto sociale tra il Comune e tutte le associazioni di categoria (Confcommercio, Confesercenti, etc.), il comitato “Centro Storico”, nonché i proprietari degli immobili in centro storico per indurli ad affittare i locali commerciali e gli immobili a seconda della destinazione d’uso, ad un prezzo concordato, come avviene in altre città. Ai soggetti interessati (proprietari ed inquilini), si concederebbe l’esonero totale per tre anni dalle imposte comunali. E’ chiaro che le attività commerciali insistenti attualmente in centro storico dovrebbero godere fin d’ora della suddetta esenzione.
2) Destinazione delle ex scuole Luigi Capuana e Luigi Monaco, attualmente parzialmente utilizzate. Questi edifici, tutti di proprietà del comune, potrebbero essere destinati in uso ad uffici regionali (ad esempio UREGA, Forestale, Protezione civile, Distretto Minerario, Centro per l’impiego ed Ispettorato del lavoro), per evitare fenomeni di decentralizzazione in zone periferiche della città, a favore di un accentramento nelle zone del centro storico, contribuendo a rivitalizzarlo almeno in parte. Attraverso una politica di riduzione degli oneri di affitto dei locali comunali rispetto all’attuale importo pagato ad altri soggetti, il Comune gioverebbe di ulteriori flussi di cassa, con esiti ben immaginabili sul bilancio annuale. L’UDC, inoltre, si farà promotore ed intermediario con la Regione ed in tutte le sedi interessate, per quanto sopra menzionato.
3) Realizzazione di nuovi parcheggi in centro storico. Sono state individuate alcune aree dove realizzare parcheggi multipiano, attraverso il ricorso al project financing o a finanziamenti del FSE. Tra le aree individuate, si citano ad esempio:
a) Parcheggio multipiano in Piazza Marconi;
b) Parcheggio in zona Grazia (terreno di proprietà delle suore, dietro l’istituto “Maddalena Calafato”);
c) Parcheggio in via Kennedy (progetto già esistente);
d) Parcheggio multipiano in piazza ex GIL, che oggi ospita i bus extraurbani, attraverso la realizzazione un solaio sul detto parcheggio con accesso da via Napoleone Colajanni, (di fronte “Acqua e Sapone”). Ciò contribuirebbe a risolvere alcuni problemi di vivibilità soprattutto degli studenti pendolari e degli utenti in genere che giornalmente frequentano tale parcheggio. Infatti la copertura non farebbe altro che proteggerli dal sole nel periodo estivo, e dalle intemperie nel periodo invernale;
e) Micro parcheggi; alcune zone del centro storico, ove è tangibile l’incuria e l’abbandono di edifici fatiscenti e quindi disabitati, senza un’adeguata politica di risanamento e/o riqualificazione, potrebbero lasciar spazio alla realizzazione di piccoli parcheggi per i residenti e fruitori della zona.
4) Stipula di nuove convenzioni con lo IACP per Edilizia agevolata in centro storico (così come peraltro già fatto, ad esempio, con deliberazione delle Giunta Comunale n.100 del 06/11/08 per zone del quartiere “Provvidenza”) ovvero la realizzazione di alloggi nelle aree possedute dal Comune, successivamente cedute a titolo gratuito allo stesso ente, il quale si fa carico della costruzione e locazione a canone agevolato ad anziani, persone svantaggiate, studenti universitari, giovani coppie, etc. Dei piani di recupero del centro storico, originariamente tre (Angeli, Provvidenza e Santa Venera), approvati con delibera dal Consiglio comunale, ne è rimasto in vigore Provvidenza e in maniera parziale S. Venera.
5) Modifica del senso di marcia in tutto il centro storico (vedi allegato), che gioverebbe al flusso veicolare in tutto il perimetro del centro storico. Per quanto riguarda l’ultimo punto la bozza del piano di viabilità è stata sottoposta al vaglio dell’Ordine degli Ingegneri di Caltanissetta che a breve si pronuncerà;
6) Esenzione totale per anni tre (3) di tutte le tasse comunali (IMU, Tari, Tasi), non solo a quei soggetti, così come individuati nel regolamento appena entrato in vigore sulla IUC e riguardanti l’apertura di nuove attività commerciali o per coloro che subiscono disagi a causa di opere di pubblica utilità, ma anche per tutti i residenti del centro storico, al fine di “incitare” soprattutto le giovani coppie ad abitare le zone del centro storico.
La realizzazione degli interventi proposti nel breve, medio e lungo periodo, sopra elencati, darà una svolta favorevole perché contribuirà a preservare l’identità, i valori culturali, storici di questa porzione di territorio oltre al recupero e al riutilizzo del patrimonio edilizio, consentendo di portare il cittadino a “riappropriarsi” del centro storico, “vivendolo”.