Pubblicato il: 26/03/2021 alle 12:15
"Nei giorni precedenti all'arrivo del Covid-19 non avevo avuto alcun sintomo. Poi, mercoledì 10, poco prima di andare a letto ho cominciato a sentire molto freddo, ma nulla di che. Di lì a qualche ora è cominciata la mia battaglia contro il covid-19". A raccontare la sua esperienza, non ancora conclusa, è Angela Dimartino, nissena, 43 anni, ricoverata il 14 marzo per una polmonite bilaterale da Covid-19 con sospetta variante inglese. "In piena notte mi sveglio – continua Angela – tremavo, sudavo freddo, il cuore mi batteva forte, avevo mal di testa e senso di nausea e dolori lancinanti in tutto il corpo. Sembrava che anche la pelle mi facesse male. Misuro la temperatura e avevo la febbre a 40. Inoltre avevo forti dolori al petto e respiravo male ma questo non mi ha impressionato più di tanto visto che soffro di asma. Certo è che quella temperatura così alta, associata a sintomi così strani, per me fu un campanello d'allarme".
A quel punto Angela ha deciso di rimanere calma e l'indomani si è sottoposta ad un tampone. "E' risultato positivo e quindi anche i miei figli di 18 e 5 anni lo hanno fatto. Loro sono positivi ma, per fortuna, asintomatici. Ho cercato di resistere e non andare in ospedale per rimanere in casa con loro – anche se i medici dell'Usca che mi contattavano ogni giorno mi avevano già consigliato di andare in ospedale visto che soffro d'asma – e poi purtroppo la domenica la situazione è precipitata. Non riuscivo più a respirare e ho chiamato il 118. Già dai primi esami al pronto soccorso infettivologico sono stati tutti bravissimi, molto efficienti e preparati. Per 3 giorni sono stata al reparto di Malattie Infettive per poi essere trasferita in Rsa quando la situazione è migliorata.
Ringrazio tutti i medici, gli infermieri, tutti gli Osa e gli Oss perché oltre ad essere professionali sono molto umani, molto presenti e affettuosi. Persone che fanno il loro lavoro con devozione e con amore. Ci hanno fatto sentire sempre protetti e accuditi. Accanto al mio letto c'è una paziente allettata che è stata trattata sempre come una nonna. Oggi per fortuna sono risultata negativa al tampone ma tutt’ora non respiro bene e mi manca ancora il gusto e l’olfatto. Quando mangio non sento proprio il sapore dei cibi e questo è accaduto già dopo 2 giorni dall’esordio dei sintomi".
Infine Angela torna a ringraziare i suoi "angeli" e invita la gente a stare attenta. "Quelli che vive un malato di covid-19 sono momenti duri, difficili, tristi e di paura. I sintomi sono pesanti e ti fanno a pezzi. Ma c'è qualcosa che mi aiuta! La presenza di coloro che si stanno prendendo cura di noi. I nostri angeli che dentro quelle tute sono persone che rischiano la loro vita per farci stare bene. Come ho preso il virus? Non saprei dirlo. Sono una casalinga, sono stata sempre molto attenta e ho indossato sempre la mascherina ma purttroppo questo virus è molto contagioso e imprevedibile e non va in alcun modo sottovalutato".