Sono 110 i pazienti affetti da covid-19 trattati con i farmaci monoclonali nel reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, con un tasso di guarigione del 90%. Il restante 10% dei pazienti ha avuto necessità di ricovero ma nessuno di questi è deceduto. Una terapia dunque che si sta rivelando estremamente efficace e che ha evitato a tanti pazienti di finire su un letto di ospedale. Ma non tutti possono accedere al trattamento, visto che i criteri sono rigidamente stabiliti da Aifa. A parlarcene è il direttore dell’Unità Opertiva Complessa di Malattie Infettive dell’ospedale Sant’Elia, Giovanni Mazzola, consigliere nazionale della Società Italiana di Malattie Infettive e tropicali. “Insieme a me – spiega Mazzola – sono autorizzati sulla piattaforma Aifa a somministrare i farmaci monoclonali i medici Giuseppe Sportato e Maurizia Lomonaco. Questi farmaci hanno un’azione antivirale per cui vanno somministrati precocemente e cioè nella prima fase della malattia, non oltre i 10 giorni dall’esordio dei sintomi. I pazienti devono essere selezionati utilizzando dei criteri, stabiliti da Aifa, che raccomandano la terapia in malati con alto rischio di progressione verso la ospedalizzazione, la terapia intensiva e la morte e cioè pazienti con più di 65 anni o con comorbidità importanti. Questi farmaci – continua il primario – possono essere dati senza particolari limiti di utilizzo, in quanto non vi sono interazioni con altri farmaci, e sono compatibili con tutte le eventuali patologie coesistenti, come per esempio insufficienza renale, compresi i dializzati, malattie del fegato e dell’apparato cardiovascolare. La selezione del paziente domiciliare viene effettuata dal medico di famiglia o dai medici dell’Usca o da qualsiasi medico che segnala su un’apposita scheda la necessità di effettuare i monoclonali alla struttura autorizzata, cioè l’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive del Sant’Elia. Qualora i criteri corrispondano i medici delle malattie infettive autorizzati faranno la prescrizione della terapia sulla piattaforma Aifa; il farmaco sarà reperito dal farmacista del Sant’Elia tramite la farmacia Hub del Cervello di Palermo e entro la giornata, o al massimo l’indomani, il paziente verrà condotto con ambulanza del 118 presso il nostro reparto dove sarà effettuata la somministrazione dei farmaci e,dopo un' osservazione di 2 ore sarà dimesso. Nell’arco della breve permanenza in ospedale saranno effettuati esami ematochimici ed ECG di controllo. L’efficacia del farmaco – conclude Mazzola – è molto rapida e talvolta si osserva un miglioramento clinico sorprendente. Purtroppo l’aspetto negativo è che attualmente sono finite le scorte dell’anticorpo monoclonale più efficace contro la variante Omicron: il sotromivab”. Ma c’è anche una novità positiva: “La Simit nelle prossime settimane – aggiunge Giovanni Mazzola – emanerà linee guida per i trattamenti antivirali tra cui il nuovo antivirale molnupinavir e il promettente antivirale della Pfizer Paxlovid che ha riportato negli studi clinici un’efficacia nel prevenire l’ospedalizzazione del 90% circa".