Pubblicato il: 16/03/2024 alle 20:36
Durante la pandemia di COVID-19 gli effetti collaterali e le reazioni
avverse innescati dal vaccino sono stati ampiamente dibattuti, finendo spesso
nel tritacarne della disinformazione a tutto vantaggio della narrazione novax.
Ancora oggi circolano moltissimi meme su internet – in particolar modo sui
social network – con informazioni distorte, fuorvianti o del tutto false sulle
“conseguenze” della vaccinazione. Al di là delle polemiche, gli esperti di
epidemiologia hanno continuato a valutare approfonditamente (e continuano a
farlo) l'impatto dei vaccini contro la diffusione del coronavirus SARS-CoV-2
nel corso degli anni, determinandone con sempre maggior precisione costi e
benefici. Un nuovo studio, il più grande mai effettuato sulla sicurezza di
questi medicinali, ha fatto emergere l'incidenza di eventi avversi come
trombosi, pericardite, miocardite e altre condizioni balzate agli onori della
cronaca in ben 99 milioni di individui dopo la vaccinazione. Prima di
addentrarci nei risultati, indubbiamente interessanti, è doveroso fare una
premessa su ciò che hanno rappresentato questi vaccini nella lotta a un
patogeno che, ad oggi, ha ucciso (ufficialmente) circa 7 milioni di persone.
I vaccini anti Covid sono stati valutati come sicuri ed efficaci da
approfonditi trial clinici e per questo i principali enti regolatori sanitari –
come la FDA negli Stati Uniti, l'EMA in Europa e l'AIFA in Italia – li hanno
approvati per combattere la pandemia di COVID-19. È grazie ai vaccini che sono
state prevenute decine di milioni di vittime e siamo riusciti a uscire dalla
fase più critica delle ondate, tra lockdown e altre misure draconiane. Basti
sapere che, in base allo studio “Global impact of the first year of COVID-19
vaccination: a mathematical modelling study” pubblicato sull'autorevole rivista
scientifica The Lancet Infectious Diseases, solo nel 2021 i vaccini hanno
evitato 20 milioni di morti in tutto il mondo. Secondo un team di epidemiologi
dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dal 2020 a oggi oltre 1
milione di europei con più di 60 anni hanno avuto salva la vita grazie ai
vaccini anti Covid.
Queste ricerche mostrano chiaramente l'estrema efficacia dei vaccini contro
l'infezione da coronavirus SARS-CoV-2, ma come per ogni altro medicinale non
esiste un rischio zero. L'approvazione, infatti, è legata sempre a un delicato
equilibrio tra costi e benefici. È proprio per questo che risulta fondamentale
la sorveglianza sui farmaci anche dopo l'immissione in commercio, attraverso
gli studi di Fase 4. Essi, infatti, sono in grado di far emergere con maggiore
chiarezza l'incidenza di eventuali effetti collaterali e reazioni avverse, in
virtù del gran numero di persone coinvolte. Ciò è ancor più vero per quelli
rari. È esattamente ciò che si prefissato di fare il Global Vaccine Data
Network (GVDN), che attraverso il progetto Global COVID Vaccine Safety (GcoVS)
ha valutato a fondo i tassi di incidenza di 13 condizioni (cardiache, ematiche
e neurologiche) mettendo a confronto quelli emersi dopo la vaccinazione e
quelli attesi in assenza del vaccino. In altri termini, hanno valutato quanto i
vaccini hanno aumentato il rischio delle condizioni esaminate, andando a caccia
di quelli che gli epidemiologi chiamano “segnali di sicurezza”.
buongiorno io vittima del vaccino circa 2 anni fa mi hanno installato un defribillatore per miocardite dilatativa dopo aver fatto i tre vaccini e aver presoo stesso il covid