Pubblicato il: 26/05/2021 alle 16:26
“Se chi ha avuto il Covid dovrà vaccinarsi? Penso di sì. Il protocollo, per quanto riguarda le categorie più fragili, prevede una unica dose a sei mesi dal termine della sintomatologia. È probabile che in futuro ci dovremo vaccinare tutti di nuovo, perché questo è un microrganismo che probabilmente rimarrà endemico, cioè stabilmente presente, che potrà essere sotto controllo con la vaccinazione come nel caso dell’influenza“. Così il consulente del ministro della Salute, Walter Ricciardi, interpellato sul tema nel corso di una video intervista rilasciata alla Dire. “Noi siamo ospiti di questo mondo, in cui i virus e i batteri stanno da molto prima di noi – prosegue Ricciardi – quindi siamo noi a doverci in qualche modo adattare. Dobbiamo capire che la loro è una presenza costante da miliardi di anni, mentre noi siamo da pochi milioni di anni sul pianeta. Quindi dobbiamo adottare tutte le cautele comportamentali, ma soprattutto quelle che la scienza ci dà, come i vaccini, i farmaci e gli antibiotici, che ci garantiscono di combattere i virus”.
“Speriamo non arrivino varianti più contagiose, attenzione all’indiana” Un’estate serena e un autunno senza nuove ondate di Covid-19? Per Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, sarà possibile solo se si rispetteranno tre condizioni. “Dipende molto da noi e sostanzialmente da tre cose – dichiara Ricciardi – l’accelerazione della campagna vaccinale, per vaccinare quante più persone possibile; il mantenimento delle misure di sicurezza e delle cautele, come l’uso delle mascherine, le norme igieniche e il divieto di assembramenti soprattutto al chiuso”. Per Ricciardi bisogna poi avere “la speranza che non arrivi una variante più contagiosa e infettiva“. Al momento “preoccupa quella indiana, che sta prendendo il sopravvento in Gran Bretagna, quindi bisogna essere molto attenti alla mobilità”, aggiunge Ricciardi.
“Mascherina via con almeno 70% della popolazione vaccinata” E sull’ipotesi di non indossare più la mascherina, Ricciardi si mostra molto cauto: “Si potrà fare a meno della mascherina quando saremo sicuri e questo dipenderà dalla copertura vaccinale. Nel momento in cui il 70/80% della popolazione, non il 15%, sarà vaccinato allora sarà un punto di partenza. Comunque in ambienti al chiuso e non ben ventilati – ha aggiunto – sarà sempre opportuno utilizzarla”. Intanto, il Governo ha approvato il green pass nazionale, che consentirà di spostarsi con più facilità. “È bene essere prudenti. I sei mesi della durata del green pass si basano sull’evidenza scientifica – spiega Ricciardi – oggi siamo sicuri che questo è il periodo di protezione dopo la vaccinazione o una eventuale infezione naturalmente acquisita. Man mano che acquisiremo nuove conoscenze allora il periodo potrà essere ampliato. Oggi stiamo vedendo che questa protezione potrebbe durare anche 8/9 mesi“.
“I vaccini sono sicuri, diminuisce la quota di dubbiosi e contrari” “I vaccini sono sicuri, sono protettivi e sono stati dati a centinaia di migliaia di persone nel mondo senza effetti collaterali seri“. Così Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute. “Al momento i dubbiosi o contrari sono diminuiti, la stima ci dice che sono intorno al 15%. Un dato comunque preoccupante soprattutto per loro, perché di fatto rimangono vulnerabili, soprattutto se fanno parte di alcune fasce d’età o hanno delle condizioni a rischio. Per loro il Covid può essere veramente un pericolo”. Ricciardi ribadisce che per i vaccini “il rischio zero non esiste, per cui bisogna stare attenti, ma i benefici sono talmente superiori ai rischi che io lo farei sempre”. E sul siero di AstraZeneca, dopo le operazioni di dissequestro e restituzione dei vaccini da parte del Nas in seguito alla morte del sottufficiale della Marina Militare Stefano Paternò, Ricciardi non ha dubbi: “AstraZeneca è un vaccino certamente sicuro. Ha avuto una serie di vicissitudini sia regolatorie che comunicative molto svantaggiose, ma la realtà è che di fatto questo è un vaccino molto sicuro e molto protettivo”.
“Sull’origine del virus bisogna ancora fare trasparenza” “La mia impressione è che molto sia stato detto, ma che qualcosa in più debba ancora essere scoperto”. Risponde così Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, interpellato nel corso di un’intervista rilasciata all’agenzia Dire in merito alle parole di Anthony Fauci, direttore dell’Istituto nazionale di Malattie infettive e consigliere della Casa Bianca sul Covid, che nei giorni scorsi si è detto “non sono convinto dell’origine naturale del virus”. Ricciardi precisa che “Fauci non ha detto che il virus è nato in laboratorio, ha detto che bisogna approfondire perché non è certo al 100%. C’è stato un lavoro straordinario, pubblicato a marzo dello scorso anno, in cui praticamente si esclude la artificialità del virus, ossia che sia stato fabbricato in laboratorio”. Invece, che “in una prima fase le autorità locali cinesi non siano state proprio trasparenti è evidente, per cui sono d’accordo con Fauci: c’è bisogno di trasparenza e c’è bisogno di approfondimento”. (Agenzia DIRE)