Pubblicato il: 12/12/2014 alle 09:48
La sessualità è un aspetto della vita molto complesso e comprende un insieme di fattori. Godere di una buona salute sessuale vuol dire essere liberi da malattie organiche e da alterazioni psicologiche che interferiscono con le funzioni riproduttive e che impediscono relazioni sessuali soddisfacenti. La buona salute sessuale si ottiene attraverso una corretta informazione, facendo scelte consapevoli e anche con l’aiuto di regolari controlli medici.
Con il termine sessualità siamo soliti indicare il “comportamento sessuale”. Tuttavia la sessualità è un complesso insieme che dipende da fattori biologici, psicologici, sociali, economici e culturali. Nell’essere umano la sessualità include desideri, sentimenti, valori, attitudini. Essa varia nel corso della vita di un individuo, determina la qualità delle sue relazioni, influenza il suo benessere psicologico. Insomma, pur essendo strettamente legata a meccanismi biologici, la sessualità non può essere ridotta solo ad un fatto genitale, carnale.
Il sesso sicuro comprende ogni attività sessuale che riduca il rischio di contrarre o trasmettere una I.S.T. (Infezione Sessualmente Trasmissibile). Sesso sicuro significa soprattutto sesso protetto dall’uso del preservativo: è una scelta responsabile che facciamo per tutelare la nostra salute presente e futura e quella del partner. Praticare il sesso sicuro non significa rinunciare al piacere.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riassunto in sei punti le indicazioni per il sesso sicuro:
-usare il preservativo ogni volta che si fa sesso, per ogni rapporto (vaginale, anale e oro-genitale) e in particolare con i nuovi partner
-ridurre il numero dei partner: la monogamia è la migliore assicurazione contro le IST, compreso l’AIDS
-riscoprire pratiche come massaggi, carezze, abbracci, baci, masturbazione in alternativa alla penetrazione
-evitare le pratiche violente che possono provocare lacerazioni
-nel caso di rapporti anali, usare sempre il preservativo con lubrificanti poiché la mucosa anale può lacerarsi facilmente
-evitare i rapporti con penetrazione e il sesso orale se uno dei partner ha ulcere genitali o secrezioni anomale.
Attenzione: tutto quello che previene l’HIV, previene la maggior parte delle altre IST. Occorre però ricordare che alcuni rapporti considerati sicuri, ad esempio i rapporti orali, non trasmettono l’HIV ma sono il veicolo per trasmettere sifilide, gonorrea, clamidia o herpes.
Quindi il sesso sicuro significa anche:
-evitare il contatto con fluidi potenzialmente infettanti (sangue, sperma, secrezioni vaginali, liquidi che fuoriescono da piaghe o ferite)
-usare comunque il preservativo anche se si utilizzano altre forme di contraccezione (pillola, diaframma, IUD), spermicidi o in caso di sterilizzazione maschile o femminile; attenzione: il coitus interruptus non offre protezione contro le IST
-lavarsi ed urinare sempre prima e dopo un rapporto sessuale (le donne possono usare lavande vaginali antisettiche ricordando che non hanno nessun valore contraccettivo)
-rivolgersi subito al proprio medico, ad uno specialista o ad un centro IST se si ha il sospetto di essersi contagiati e parlargli senza reticenze (il medico non è lì per giudicarci)
-se i controlli evidenziano un’infezione, informare sempre il/i partner e chiedere di eseguire a loro volta una visita e la terapia consigliata
-seguire con scrupolo le terapie per il tempo prescritto astenendosi dai rapporti sessuali non protetti durante la cura, anche in assenza di sintomi
-eseguire controlli periodici per le IST, particolarmente in caso di nuovo partner.
Per approfondire:Prevenzione e primo soccorso: i suggerimenti del Centro Formazione della Croce Rossa di Caltanissetta