Pubblicato il: 05/12/2014 alle 08:03
Li vedi in coda negli studi medici, nei corsi della Croce Rossa tenuti alla popolazione con in mano un plico di fogli stampati, pagine e pagine con rimedi per il mal di testa, schede di farmaci miracolosi o i risultati dell'ultima ricerca sul diabete e cardiopatie. Alcuni di questi addirittura azzardano l’acquisto e il consumo di farmaci acquistati on line. A volte sono ragazzi, sportivi e sempre piu spesso adulti e anziani. Quando è il loro turno si affacciano alla porta del dottore e schiariscono la voce: «Ho portato qualche Informazione trovata su Internet». Anche in Croce Rossa spesso nei corsi di formazione ci troviamo a dover rispondere ai quesiti di cardiologi e ortopedici fai da te.
Un fenomeno che allarma sempre di più e che il Centro di Formazione della Croce Rossa di Caltanissetta invita a non sottovalutare ma, al contrario, a scoraggiare.
Secondo i dati Istat, il 45% degli italiani che navigano sul Web cerca informazioni sanitarie online. Sono oltre 15 milionì di cittadini e il fenomeno è in costante crescita, lo fanno per curiosità, per desiderio di chiarezza, ma anche per sfiducia nel sistema sanitario. A volte, più banalmente, il problema è di comunicazione: i pazienti si rivolgono alla Rete per tentare di decodificare il responso di un esame. Ad affidarsi al «dottor Internet» sono soprattutto le donne (52%).Il rapporto del Censis racconta che un italiano su 10 si spinge oltre e individua in Internet il primo strumento a cui ricorrere per reperire informazioni mediche. Scavalcando, di fatto, il medico di famiglia, In Rete l'offerta è eterogenea: portali specializzati, forum, chat, blog o communities. Agli internauti-pazìenti non basta più informarsi: vogliono dialogare con i medici, scambiare pareri e ottenere consulti in tempo reale. Niente più code e sale d'attesa, basta un click.
Quali rischi comporta l'auto-diagnosi on line?
“La Rete è piena di bufale. Bisogna valutare l'affidabilità delle fonti. Molto spesso circolano messaggi virali sui social network nei quali presunti esperti di primo soccorso, spiegano protocolli per riconoscere un ictus cerebri o un infarto del miocardio nei quali segni e di sintomi rasentano il tragicomico”, spiega Michele Liccardo docente nei corsi di Primo Soccorso della CRI nissena.
In Rete il rischio è quello della diagnosi catastrofica. Il formicolio (Parestesia) alla gamba viene scambiato per sclerosi multipla (e a volte viceversa). Il tremolìo alla mano è il primo sintomo di un inevitabile morbo di Parkinson, un calo di zuccheri è un segno caratteristico di un presunto problema al pancreas. Per non parlare di innovative metodiche per alleviare il dolore dei traumi con rimedi dei quali vi risparmiamo fuorvianti citazioni.
I suggerimenti del centro di formazione della Croce Rossa di Caltanissetta
In questo universo della rete dove tutto viaggia alla velocità di un nanosecondo, riteniamo utile informare come la Croce Rossa ha molte figure formative attive che hanno lo scopo primario quello della divulgazione sanitaria soprattutto in ambito del Primo soccorso e delle Manovre Salva Vita. Risulta molto interessante partecipare a un corso di primo soccorso sia base che specialistico, nel quale si apre un mondo di miglioramento culturale e personale sul come fare un buon soccorso e che non esistano figure virtuali deputate a risolvere i problemi della salute.
Per approfondire: Prevenzione e primo soccorso: i suggerimenti del Centro Formazione della Croce Rossa di Caltanissetta