Pubblicato il: 03/07/2015 alle 07:12
La scorsa settimana il centro di formazione della Croce Rossa di Caltanissetta ha esposto le principali caratteristiche dei dolori alle ginocchia. Nell’approfondimento odierno, invece, distigue le possibili cause di gonalgia in relazione all’età del paziente.
Da che cosa è causato il male al ginocchio caratteristico dei ragazzini?
Escludendo le cause prettamente traumatiche come le distorsioni e le fratture, una delle cause più frequenti di gonalgia è rappresentata dal morbo di Osgood-schlatter, che è una delle “osteocondrosi dei nuclei di accrescimento”. Èuna patologia ad andamento benigno, caratterizzata da un’alterazione della cartilagine di accrescimento delle ossa tipica degli adolescenti tra i 10 e i 13 anni, più frequentemente maschi e soprattutto sportivi ad alto impatto. Il ragazzino che corre e salta traumatizza la tuberosità tibiale anteriore del ginocchio, la cartilagine si infiamma e si ispessisce, tanto di più quanto viene trascurata. La terapia consigliata è il riposo di uno o due mesi, o comunque finché il sintomo persiste, associata a farmaci anti infiammatori solo su prescrizione medica. Èun disturbo che può avere un andamento intermittente fino alla fine dello sviluppo.
Mentre i ragazzi hanno più frequentemente male al ginocchio per sollecitazioni meccaniche esterne (attività fisica), le ragazze hanno problematiche a carico dell’articolazione femoro-rotulea per cause di predisposizione anatomica su cui agisce in maniera maggiore o minore il tipo di attività.
L'osteocondrite dissecante (OCD), invece, colpisce gli adolescenti che da un giorno all’altro si trovano a convivere con un dolore al ginocchio tipicamente da carico. Si tratta di un distacco progressivo di frammenti più o meno grandi (solitamente uno, di dimensioni medie di 1cm2) di ossa e cartilagine tipicamente del versante femorale del ginocchio. Le cause sono sconosciute, ma l’effetto finale sembrerebbe una crisi vascolare di quella zona circoscritta di osso e cartilagine. Può avere diversi gradi di gravità, di cui la maggiore è il distacco completo del frammento che talvolta può causare un vero e proprio blocco meccanico dell’articolazione. In questa estrema eventualità si interviene chirurgicamente asportando il frammento che blocca il movimento.
E gli adulti?
Negli adulti le cause più frequenti sono legate alle problematiche degenerative, causate sia dall’aumentare dell’età sia dalla entità di eventuali malallineamenti (varismo o valgismo del ginocchio e/o instabilità rotulea). Èbene comunque sottolineare che alcune persone degenerano più velocemente di altre, anche a seconda del peso, dello stile di vita o dall’eventuale concomitanza di patologie reumatiche e/o metaboliche.
Con l’avanzare dell’età, mediamente negli over 50, diminuisce lo spessore e la qualità della cartilagine che non è più in grado di distribuire bene il peso sull’osso sottostante: troppo carico comporta dolore. Un tempo si tendeva a operare asportando con molta facilità la parte rotta di un menisco anche se degenerato, ma in questo modo comunque si toglieva una parte di “ammortizzatore” e il dolore diventava spesso anche più intenso, per questo oggi si interviene raramente e soltanto in presenza di una lesione che blocca il ginocchio. In presenza di meniscopatie degenerative è bene preferire attività come la bici e il nuoto piuttosto che la corsa e gli sport di contatto.
Dai 55-60 anni il dolore al ginocchio più frequente è causato da un processo artrosico progressivo, che provoca dolore durante la sollecitazione del ginocchio sotto carico. In questo caso è di aiuto limitare l’attività fisica, controllare il peso corporeo, eseguire cicli di fisioterapia, terapie fisiche e infiltrative.
La radiografia è l’esame clinico di base da cui non si deve mai prescindere, al di sotto dei 30 anni si ricorre più frequentemente a ecografie e risonanze magnetiche.
Per approfondire: Prevenzione e primo soccorso: i suggerimenti del Centro Formazione della Croce Rossa di Caltanissetta