Pubblicato il: 08/04/2022 alle 12:47
Sarà una “super perizia” a fare chiarezza su quella che per l’accusa è stata una tragedia sfiorata. Quella legata al crollo di un’ala della scuola media «Verga» di Serradifalco. È stata la difesa a chiederla e anche la stessa procura generale ha condiviso. L’esperto, che sarà nominato alla prossima udienza dovrà stabilire quali siano state le effettive cause del cedimento. Già, perché è stato proprio sulla base della precedente perizia, quella entrata nel fascicolo del procedimento di primo grado, che quattro imputati su cinque sono stati condannati.
Istruttoria riaperta nel nuovo passaggio in aula a carico del titolare dell'impresa che stava eseguendo i lavori, il quarantatreenne Franz Di Bella, il direttore dei lavori, il sessantacinquenne Pietro Garrasi, il responsabile del cantiere, il sessantacinquenne Nunzio Anicito e il settantaquattrenne Gaetano Cordaro coordinatore per la sicurezza. A loro erano stati comminati dal giudice 2 anni di carcere ciascuno oltre al oltre al risarcimento dei danni pagamento delle spesse processuali, con il beneficio della pena sospesa e della non menzione. Un quinto imputato, il caposquadra Salvatore La Spina, è stato invece assolto con formula piena, «per non avere commesso il fatto».
Sono stati chiamati tutti a rispondere, ognuno per il ruolo rivestito in relazione alla vicenda, di violazioni e mancato rispetto delle norme di sicurezza. La richiesta di una nuova perizia è stata avanzata dagli avvocati Giuseppe Dacquì, Sergio Ziccone, Felice Giuffrè e Tommaso Tamburino, che assistono gli imputati. E anche il sostituto pg, Luci Brescia ha concordato. Di contro si era opposta la parte civile, ruolo rivestito dal Comune di Serradifalco (assistito dall’avvocato Antonio Campione). Ma alla fine la corte d’Appello presieduta da Maria Carmela Giannazzo (consiglieri Sebastiano Fabio Di Giacomo Barbagallo e Alessandra Giunta) ha accolto le richieste di difesa e procura generale e disporrà una nuova perizia. (Vincenzo Falci, Giornale di Sicilia)