Pubblicato il: 11/11/2014 alle 11:52
Un'inchiesta interna per accertare la regolarità dei lavori nella nuova ala dell'ospedale “Sant'Elia” di Caltanissetta, già danneggiata dal crollo del controsoffitto nell'unità di terapia intensiva del reparto di Cardiologia dove venerdì mattina sono venuti giù i pannelli e i calcinacci, a causa di una infiltrazione d'acqua proveniente dal livello superiore, in particolare da una terrazza dove l'acqua piovana non è defluita a causa dell'otturazione dei pluviali, allagando completamente la veranda. I vertici dell'Azienda ospedaliera e dell'Asp 2 hanno deciso di avviare una indagine amministrativa che punta ad accertare le modalità con le quali la precedente ditta “Sigenco” – ora fallita – ha eseguito gli interventi che adesso sono stati affidati alla “Tecnis”, che dovrà ultimare gli ultimi quattro livelli della nuova struttura ospedaliera. Non solo: i vertici del presidio ospedaliero, infatti, vogliono sapere come mai non sono stati informati delle infiltrazioni nonostante nella notte tra giovedì e venerdì – all'incirca a mezzanotte e mezza – una infermiera del reparto ha allertato l'Ufficio tecnico ospedaliero segnalando la fuoriuscita d'acqua. Ma sembra che nulla sia stato fatto in quel lasso di tempo, fin quando i pannelli si sono staccati il giorno seguente. “Forse il problema è stato sottovalutato, ho subito chiesto una relazione ai tecnici e al responsabile del reparto. Noi certamente dovevamo essere subito informati, io ho appreso il fatto poco dopo da un collega”, dice a Seguonews Raffaele Elia, direttore medico di presidio. Una tragedia sfiorata senza eufemismi, perché al momento del crollo nella divisione di terapia intensiva dovevano trovarsi i sei pazienti collegati ai monitor, ma fortunatamente nessuno tra degenti e personale medico è rimasto ferito. Nel giro di tre ore, dopo la messa in sicurezza delle strutture da parte dei vigili del fuoco, i pazienti sono stati ricollocati nell'Unità di terapia intensiva.
NELLE FOTO I VIGILI DEL FUOCO NEL REPARTO DI CARDIOLOGIA E LA STANZA DEI DEGENTI DOVE SI E' VERIFICATO IL CEDIMENTO DEL CONTROSOFFITTO