Pubblicato il: 21/02/2023 alle 10:09
"Ringrazio sinceramente tutti coloro che in queste ore, per affetto o convinzione, stanno evocando ipotesi di un mio ritorno all'impegno diretto nelle competizioni elettorali ma sul punto desidero essere estremamente chiaro e risoluto: non ci sarà nessuna candidatura. Non è più il tempo!". Lo afferma il commissario regionale della Dc in Sicilia, Totò Cuffaro. L'ex Governatore della Sicilia, condannato a sette anni di reclusione per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra, ha ottenuto dal Tribunale di sorveglianza di Palermo la completa riabilitazione. I giudici hanno dichiarato "estinta" la pena accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici e dunque 'nulla osta' a una sua eventuale candidatura.
Cuffaro, in una nota, sottolinea che è stato "completato un percorso di riabilitazione in cui trova sostanza giuridica l'esito di un'assai dolorosa, ma feconda fase della mia vita". "Ho sempre avuto fiducia nella giustizia – sottolinea – amo questa terra e la politica. So di aver commesso molti errori e per i quali ho pagato un prezzo altissimo". "Penso con commozione – aggiunge – ai volti di mio padre e di mia madre, a mia moglie e ai miei figli, a mio nipote, così come ai miei insegnanti ed ai tanti incontri che di questa passione sono stati all'origine e credo davvero che il modo migliore per onorarli non sia affatto quello di immaginare nuove candidature che pure la legge oggi mi consentirebbe". "
A prescindere dalla riabilitazione, di cui oggi gioisco – dice ancora Cuffaro – l'impegno diretto nelle Istituzioni, per le quali sono sempre stato educato a nutrire profondo rispetto, presuppone, infatti, vicende personali assai meno tormentate di quelle che la vita mi ha riservato. Ho consapevolezza del peso della mia sentenza". "Ciò che invece c'è e continuerà ad esserci, anche in futuro – ribadisce – è il mio appassionato e tenace contributo affinché, al di fuori di qualsiasi velleitaria quanto improponibile visione nostalgica, l'impegno a servizio del bene comune delle donne e dei giovani siciliani attualmente coinvolti della Democrazia Cristiana possa costituire l'avvio di una più ampia e condivisa esperienza politica, riconoscibile a livello nazionale, da condurre sulla base dei principi propri dalla Dottrina sociale cristiana che non cessa di mostrare la sua straordinaria e pragmatica attualità per fronteggiare le tante sfide che l'attuale contesto interno e internazionale pone all'intero Paese", (ANSA)