Pubblicato il: 23/04/2021 alle 18:45
Nel rinnovato Coordinamento Regionale per le Cure Palliative e la Terapia del Dolore guidato dal dottor Geraldo Alongi e pubblicato nella GURS del 16/04/2021, entrano a far parte tre medici dell’ASP 2 di Caltanissetta: il Dr. Giuseppe Biagio Mulè, Direttore responsabile dell’Hospice e Terapia del Dolore del P.O. di San Cataldo; il Dr. Giampaolo Alario, Direttore responsabile dell’Hospice e Terapia del Dolore del P.O. di Gela e il Dr Fabio Naro, Medico responsabile dell’attività ambulatoriale di Terapia del Dolore dell’Hospice di San Cataldo. Un riconoscimento all’intenso lavoro di tutti i sanitari che operano nel settore delle Cure Palliative e Terapia del Dolore nella provincia di Caltanissetta e alla Direzione Strategica dell’ASP 2 che ha dato impulso allo sviluppo di tale attività.
Il tavolo tecnico Regionale ha il compito di assicurare il monitoraggio e il governo della rete dei Servizi Regionali dedicati alle differenti tipologie di assistenza nel pieno rispetto della legge 38/2010 La legge n° 38 del 15 marzo 2010 ha sancito il diritto di tutti i cittadini ad accedere alle Cure Palliative e alla Terapia del Dolore a tutela della dignità del malato e a garanzia della qualità della vita fino al suo termine. La stessa legge 38/2010 ha istituito le Reti Locali di Cure Palliative per assicurare la continuità nel percorso di cura del paziente in ospedale, nella struttura residenziale (Hospice) e in ambito domiciliare, per mezzo dell’integrazione di queste strutture sul territorio.
Nel 2020, Presso l’U.O. Hospice di San Cataldo sono stati ricoverati 152 pazienti affetti prevalentemente da patologie oncologiche (128 nel 2019), registrando un indice occupazionale pari al 76% (92% nel 2019) con una degenza media di 14,42 giorni/paziente (18,28 nel 2019). Malgrado un significativo incremento del numero di ricoveri totali rispetto al 2019 (+ 24), nel 2020 si è registrata una contrazione sia della degenza media che dell’indice occupazionale dei posti letto; tutto ciò perché, a causa della paura del contagio, si è verificato un minore ricorso alle strutture ospedaliere da parte dei pazienti e/o dei loro familiari, ricorrendo al regime di ricovero solo per i pazienti particolarmente gravi con malattia complicata da insufficienza multiorgano e con l’impossibilità da parte dei familiari alla gestione domiciliare. Nel contempo abbiamo notato un incremento di ricoveri dei pazienti post-Covid negativizzati ma in gravissime condizioni cliniche, sia dal reparto di Malattie Infettive che dalla Rianimazione.
Per tutto il periodo della pandemia non si è mai fermata l’assistenza domiciliare di Cure Palliative, garantendo a tutti i Pazienti eleggibili che ne hanno fatto richiesta, l’assistenza socio-sanitaria necessaria. Per quanto riguarda l’Area Nord, nel 2020, a fronte di 152 pazienti ricoverati nell’Hospice di San Cataldo, sono stati valutati a domicilio dall’UVP (Unità di Valutazione Cure Palliative) n° 520 pazienti (411 nel 2019), di cui 456 presi in carico (con un incremento rispetto ai 314 del 2019 di circa il 12%). Nel 2020 sono stati impiantati in totale 251 cateteri venosi (214 nel 2019), di cui n° 49 PICC (132 nel 2019) e n° 202 Midline (82 nel 2019).
Nei limiti delle possibilità, durante tutto il periodo della pandemia, si è preferito impiantare più Midline (accesso venoso periferico eco-guidato) perché procedura più rapida, meno invasiva e che non necessita di controllo radiologico post impianto, riservando gli accessi venosi centrali tipo PICC solo quei pazienti che per età, per patologia e per tipologia di terapia, l’utilizzo di tale dispositivo (vena centrale) è stato necessario e non sostituibile con un Midline. Numeri pressoché sovrapponibili si sono avuti anche nell’Area Sud di pertinenza dell’Hospice di Gela.