Pubblicato il: 24/05/2016 alle 17:41
L’Enel non finisce di sconvolgere i clienti con le sue “bollette pazze”, da infarto, come quella inviata a un piccolo agricoltore di Niscemi: 36 mila 559 euro, per utenza elettrica di una casetta di campagna di circa 10 metri quadrati, adibita a ricovero di attrezzi di lavoro.
La denuncia è del Dipartimento energia e sistema idrico della Federconsumatori, che ha sede a Mascalucia, e che da mesi segue questa incredibile vicenda, senza ottenere risposte apprezzabili da parte dell’Enel, che anzi ha interrotto l’erogazione dell’energia elettrica al malcapitato utente.
La vicenda ha avuto inizio nel 2005 con la stipula di un contratto da 10 kW per potere prelevare, mediante sollevamento, l’acqua da un pozzo per irrigare un piccolo appezzamento di terreno coltivato a carciofeto. Ma ben presto l’utente non ha più utilizzato l’intera potenza di 10 kW, in quanto l’acqua del suo pozzo si è rivelata salmastra; e, pertanto, si è servito dell’acqua erogata dal Consorzio di bonifica della Piana di Gela e ha limitato l’utilizzo della potenza di 10 kW alla sola illuminazione del piccolo vano agricolo. Ma quando l’utente si è accorto che, nonostante il suo utilizzo, prettamente domestico, i costi, a causa della potenza impegnata di 10 kW, erano elevati, ha chiesto all’Enel l’installazione di un nuovo contatore di 1,5 kW in sostituzione di quello di 10 kW, il quale, peraltro, aveva il display guasto e non permetteva di rilevare i consumi.
Ma, a distanza di qualche mese, l’Enel ha inviato all’utente una bolletta di ben 36 mila 559 euro, per un presunto furto di energia di 211 mila chilowattora che, invece, sottolinea il presidente di Federconsumatori Lucio Traina, “l’utente non avrebbe potuto mai consumare per una casetta di 10 metri quadrati, né tanto meno rivenderla a terzi. Pertanto, aggiunge Traina, viene da pensare che l’Enel, in presenza di una utenza di 10 kW a uso non domestico, abbia erroneamente adottato per i modesti consumi di energia del piccolo agricoltore gli stessi parametri in uso per le imprese industriali a ciclo continuo”.
Secondo Traina, “che da parte dell’Enel ci siano stati dei comportamenti abnormi viene confermato anche dall’invio all’utente di ben 18 raccomandate di solleciti di pagamento, al punto che la Federconsumatori, oltre a chiedere l’annullamento in autotutela dell’assurda bolletta, sta valutando la possibilità di denunciare Enel per stalking, aggravato per l’ età avanzata dello sventurato agricoltore”.