Pubblicato il: 28/09/2019 alle 13:14
Da sei mesi convive con un carcinoma alla mammella ed ora scrive una lettera al manager dell’Asp di Caltanissetta Alessandro Caltagirone per raccontare la sua “storia sanitaria” spiegando anche le ragioni per le quali ha deciso di farsi curare all’ospedale “Vittorio Emanuele” di Gela.
A redigere la missiva è una professionista gelese di 52 anni. Un foglio A4 nel quale raccontare le sue emozioni ed anche le paure nel tentativo che la Breast Unit all’ospedale gelese diventi una realtà d’eccellenza. La diagnosi del carcinoma è avvenuta durante lo screening mammografico, poi la trafila sanitaria e l’intervento effettuato dal dott. Giuseppe Di Martino.
"Devo dire – racconta la donna – che mi sono subito fidata ed affidata a lui per la sua professionalità, sensibilità, per il modo in cui mi ha spiegato la situazione e per come mi ha prospettato quello che avrei dovuto affrontare. In appena una settimana sono stata operata. Decorso operatorio perfetto. Dopo due mesi ho iniziato e concluso il ciclo di radioterapia ed iniziato la cura ormonale. Devo dire che ovunque: senologia, oncologia e radioterapia ho trovato persone competenti e umane. Capirà che la notizia di avere un tumore non ha lo stesso impatto emotivo e psicologico di quando ti si dice di avere un'influenza o che devi operarti ad un menisco".
La paura di un tumore l’ha indotta ad effettuare una ulteriore visita presso l’Humanitas di Catania ed anche in questa sede la diagnosi è stata la stessa di quella effettuata all’ospedale “Vittorio Emanuele”. "Ho affrontato ed affronto questa condizione con grande fiducia e speranza. Avrei avuto le condizioni economiche e familiari per andare a farmi operare in altri cosiddetti "centri di eccellenza”. Non l’ho fatto. Il consulto a Catania ha rafforzato ancora di più la mia volontà di farmi operare a Gela, seppure nel nostro ospedale la Senologia non dispone di tutte le condizioni tecniche e di tutto il personale che avrei trovato all'Humanitas, ma sapevo di trovare un medico magnifico e delle volontarie stupende".
Una lettera scritta al manager Alessandro Caltagirone e poi la richiesta da parte di chi vive sulla propria pelle la diagnosi tumorale: "Faccia tutto il possibile affinché il nostro territorio, già martoriato da tantissime malattie e morti, possa diventare centro di eccellenza per la cura del tumore al seno, ed io aggiungo per la prevenzione dei tumori che può essere più efficace con un numero di medici adeguati a rispondere alle esigenze del territorio che ovviamente non è solo Gela ma anche i paesi delle Province vicine. Questo riconoscimento sarebbe una grande conquista e vittoria per tutti; per voi dirigenti, per il dott. Di Martino ed i suoi collaboratori che in questi anni hanno fatto grandissimi sacrifici, ma la vittoria più grande sarebbe per noi cittadini che avremmo più persone e mezzi per farci curare nella nostra città".