Lotta alla criminalità mafiosa e comune, ma anche tanta prevenzione nonostante sempre meno risorse in campo. Il questore di Caltanissetta Bruno Megale, a margine della Festa della Polizia di Stato che sarà celebrata giovedì a partire dalle ore 10.30 al Teatro Regina Margherita, traccia un bilancio degli ultimi 12 mesi d'attività nel Nisseno. Affiancato dai suoi collaboratori, il vicario Giuseppe Acciaro e il capo di gabinetto Alessandro Milazzo, Megale – arrivato a CAltanissetta giusto un anno fa – ha citato numeri che danno un quadro dettagliato dei reati consumati in provincia di Caltanissetta ma che offrono anche l'impegno dei poliziotti nei vari settori di competenza.
Dal primo maggio del 2015 al 30 aprile 2016, la Polizia ha arrestato 102 persone in flagranza di reato, 188 su ordine dell'autorità giudiziaria e 1368 le persone denunciate a piede libero. In quest'arco temporale sono state controllate 91.571 persone, 83.120 veicoli e rilevate 1.825 infrazioni al Codice della Strada. Sul fronte delle misure di prevenzione (517 quelle sviluppate dall'ufficio), sono state sottoposte alla sorveglianza speciale 440 persone, emessi 6 daspo, eseguite due confische di beni, emessi 21 fogli di via obbligatori, ammonite 12 persone in materia di stalking.
Nel Nisseno, in quest'anno, sono avvenuti 2 omicidi, 7 tentati omicidi, una rapina in banca e nessuna negli sportelli postali, mentre salgono a 20 il numero di altre rapine consumate. Quattro i reati a sfondo sessuale denunciati alla Polizia, 19 le estorsioni, 347 i danneggiamenti, 86 i danneggiamenti provocati da incendi. Resta stabile la percentuale dei furti in appartamento (244 quelli registrati nell'ultimo anno, contro i 249 del periodo precedente), 145 i furti d'auto, 92 quelli di moto e bici denunciati, mentre è in lieve calo il dato delle truffe e delle frodi informatiche (229 le denunce contro le 252 dell'anno precedente).
Megale, elogiando l'impegno delle donne e degli uomini della Polizia di Stato in servizio a Caltanissetta, Gela e Niscemi, ha parlato dei controlli preventivi rafforzati sul territorio ed estesi anche in altri paesi del Nisseno dopo l'escalation di furti e danneggiamenti denunciati dalle popolazioni. “Non abbassiamo il livello di guardia, nonostante la carenza di unità che registriamo ma è evidente che non possiamo soddisfare da soli la domanda di sicurezza che viene dai cittadini – ha ammesso il questore con la chiarezza che lo contraddistingue -. Ecco perché abbiamo cercato di migliorare la cooperazione con le altre forze dell'ordine, anche con la polizia locale, che punti ad una sicurezza partecipata. Ma il tema della sicurezza non può essere affidato soltanto alla Polizia, bensì va strutturato anche con interventi nei servizi sociali”.
Poliziotti impegnati al Cara di Pian del LagoL'alto funzionario della Polizia si è soffermato sull'impegno, in termini di sforzi e risorse umane, che la Questura di Caltanissetta offre nella gestione dei flussi migratori che passano dal Cara di Pian del Lago, una delle strutture di accoglienza più importanti d'Italia. Soltanto nell'ultimo anno, infatti, Caltanissetta ha accolto qualcosa come 5mila migranti, 1.500 circa dei quali stanziali. E il questore ha confermato come gli apparati investigativi, anche grazie alla collaborazione e al dialogo con le comunità musulmane, finora abbiano riscontrato l'assenza di atteggiamenti e presenze “spia” legate al rischio terrorismo. Un pericolo che, anche se non accertato, non viene certo sottovalutato.