Pubblicato il: 17/04/2021 alle 21:17
"Qualche mese fa è nato il comitato spontaneo «No Forno Crematorio» che aveva lo scopo di sensibilizzare i cittadini deliani sull’inutilità e sui danni che avrebbe potuto arrecare la costruzione di un forno crematorio in un piccolo paese come Delia. Il comitato – si legge in una nota – ha provato a intercedere col sindaco per fargli rivedere questa scelta sciagurata,ha informato la gente sulle possibili e irreversibili conseguenze di una ciminiera di polveri umane vicinissima al centro abitato,ha raccolto in pochi giorni più di 500 firme, mentre il nostro sindaco,GianfilippoBancheri, si prodigava a rassicurare che il forno avrebbe inquinato come una manciata di caldaie condominiali. Abbiamo tentato in tutti i modi di farci sentire perché riteniamo di rappresentare le perplessità di almeno il 90% dei deliani che, con la situazione pandemica in corso, non ha avuto la possibilità di esprimere chiaramente la contrarietà ad un’opera senza senso, che servirà a far produrre profitti per qualcuno. Mentre alla cittadinanza resteranno solo fumi,polveri e una felicissima nomea di «paese dei morti. Le opere di realizzazione, intanto,sono andate avanti molto speditamente,senza tener conto della volontà dei cittadini ed evitando,prima di iniziarne l’iter, di fornire alcuna informazione su vantaggi e svantaggi per il territorio. Come mai città più popolose della Sicilia, con problemi di spazi cimiteriali, ne hanno rifiutato la collocazione nel loro territorio lasciando che una mega-opera venga costruita in un piccolo comune, a pochi passi del centro abitato,con possibilità di utilizzo da parte dei deliani vicine allo zero? Non è dato saperlo.
Il sindaco,dal canto suo,non è riuscito a dare una motivazione plausibile – neppure una! – su questa scelta disastrosa,trincerandosi dietro al ritornello «potevate dirlo prima» e, successivamente,dietro a un silenzio assoluto e inverosimile per uno che trascorre la maggior parte del suo tempo sui social.Naturalmente il Comitato Spontaneo «No Forno Crematorio» non ha avuto la pretesa di avere verità assolute in tasca o ricette per rimediare a tale scelta assurda del nostro sindaco,ma avrebbe preferito un confronto schietto,serio e chiarificatore per trovare soluzioni per salvaguardare la nostra comunità.
Considerato che a oggi non si è voluto fare alcun atto per fermare quest’opera e che il sindaco si è intestardito nel portarla avanti a tutti i costi,il Comitato «No Forno Crematorio»,convinto di essere nel giusto,di avere decine di motivazioni per dire che a Delia un’opera del genere porta solo danni,ha deciso di portare avanti la propria battaglia, costituendosi ufficialmente in associazione con il nome di «Delia Ambiente. No Forno Crematorio»,con una sede e iscritti che vogliono continuare a credere nella possibilità che il forno crematorio si possa ancora fermare e che sia necessario attivare iniziative anche eclatanti per raggiungere tale obiettivo. L’associazione ha solo questo scopo: intraprendere qualsiasi strada che serva a evitare che il nostro territorio venga compromesso irrimediabilmente dal punto di vista ambientale,economico,sociale, culturale e anche psicologico.
Puntare sulla cremazione di cadaveri e non su agricoltura,turismo e beni culturali è un controsenso al quale vogliamo opporci. La salvaguardia dell’ambiente per noi è una pietra miliare per costruire un futuro che possa far avvicinare nuove famiglie nel nostro paese e non carri funebri continui da buona parte della Sicilia. Siamo convinti che il tentativo debba essere fatto per noi e per le prossime generazioni. Lasciare in eredità ai nostri figli un forno crematorio e dire che non abbiamo fatto e detto alcunché per impedirlo sarebbe un’infamia insopportabile che ci condannerebbe per sempre. Ci rendiamo conto che dietro questa megastruttura ci siano interessi economici importanti e noi non abbiamo grossi mezzi per contrastarla,però, riteniamo che si stia arrecando un danno enorme al nostro paese e al nostro piccolo cimitero, e chesi stia danneggiando l’immagine del nostro territorio. Quindi, non possiamo far altro che reagire, dando vita a un’associazione riconosciuta, con capacità di azione dal punto di vista formale e sostanziale. Chiunque vorrà farne parte condividerà degli obiettivi semplici e chiari: salvaguardare l’ambiente ed evitare che il forno crematorio entri in funzione. Non ci sono scopi politici o di altro genere. Chi avrà motivazioni diverse non ne fa e non ne farà parte. Davanti a questa spada di Damocle che pende sul nostro paese, non possiamo restare con le mani in mano. Davanti a questa vergognosa scelta del nostro sindaco,invitiamo ancora una volta la cittadinanza a riflettere e a non trincerarsi dietro appartenenze partitiche o famigliari,amicizie,conoscenze,favori ricevuti. Quell’aria funerea la respireremo tutti, a prescindere. Il nostro futuro e quello delle prossime generazioni non può essere oscurato solo perché qualcuno ha fatto un errore inspiegabile e non ha saputo o voluto tornare indietro. Da oggi l’«Associazione Delia Ambiente. No Forno Crematorio» vigilerà costantemente sul territorio e sarà in vita fino a quando non saranno raggiunti gli obiettivi qui esposti".
Associazione Delia Ambiente.
No Forno Crematorio