In data 19 ottobre 2023, i carabinieri di Delia hanno sequestrato lo stadio comunale “Michele Dario Carvello”. A quanto pare, tale provvedimento nasce dal ritrovamento di materiale (non ben identificato) ammucchiato sul suolo sabbioso del campo da calcio. Questo materiale, in parte, sembra essere composto da rami inceneriti — probabilmente scarti di potatura di alberi e palme comunali. Tuttavia, ciò che suscita maggiormente la nostra preoccupazione è un altro genere di materiale presente: ossia, liquame di colore scuro che ristagna sul terreno di gioco e che potrebbe essere stato scaricato all'interno dell’impianto sportivo dalla ditta che ha effettuato la bonifica e la pulizia sia delle caditoie sia di una cosiddetta vasca di decantazione collegata con le stesse, situata all’interno del Parco Robinson di fronte la scuola elementare. Pare che per svuotarla la ditta abbia impiegato quasi due giorni.
Inoltre, sembra che la procura stia facendo delle indagini per stabilire se questo materiale sia inquinante, soprattutto perché a pochi metri dallo stadio è presente un pozzo comunale — tutta la zona chiamata “Deliella”, difatti, per espresso divieto del genio civile, non può essere trivellata, perché, mediante delle pompe, l’acqua presente nel sottosuolo viene condotta alla torre idrica sita in Via Belvedere e, da lì, distribuita a tutti i cittadini di Delia. Il sindaco, purtroppo, non era presente perché si trovava a Roma in una delle stanze del Senato, impegnato a ricevere l'attestato di “Comune d’eccellenza” da una casa editrice, per il quale ha speso una somma di denaro pubblico pari a quasi 5000 euro (di cui ben 4.285,60 in favore della stessa casa editrice, per l’inserimento di immagini e testi del Comune di Delia e l’acquisto di cinque copie del libro).
Ci chiediamo: può un campo sportivo essere trasformato in una discarica a cielo aperto, peraltro, col grosso rischio di danni ambientali e, conseguentemente, sulla popolazione locale? Nei campetti vicini si allenano pure i bambini della associazione Petiliana! Si può mettere a repentaglio in questo modo assurdo la salute di una comunità intera? Si può essere così insensibili? Quello che temiamo è che la stessa ditta abbia ottenuto il permesso di versare i rifiuti proprio dall’amministrazione Bancheri, visto che lo stadio è provvisto di un custode e non sembrano esserci segni d’effrazione. Quel che temiamo è di avere a che fare con un’amministrazione totalmente priva di senso civico. Ci auguriamo fortemente che non siano presenti agenti inquinanti, ma siamo inquietati già dal fatto stesso che dei rifiuti siano stati scaricati in un centro sportivo comunale, un fatto di una gravità enorme.