Pubblicato il: 17/05/2022 alle 17:45
“Per vent’anni siamo stati calpestati e sbeffeggiati. Scarantino ha allontanato la verità. All’epoca dissi che su via d’Amelio c’è stata la manina dei servizi segreti deviati, oggi dico la manona”. Ad affermarlo l’avvocato Giuseppe Dacquì, legale di Natale Gambino, condannato ingiustamente per la strage di via D’Amelio e poi scarcerato perché innocente. L’avvocato lo ha detto durante la sua arringa al processo sul depistaggio delle indagini successive all’attentato di via d’Amelio, ripreso oggi nell’aula bunker del carcere di Caltanissetta. “E’ innegabile che ci sia stato un soggetto occulto a dirigere il pupo. Era evidente che Scarantino fosse inaffidabile. Era un fantoccio, peraltro fabbricato male. Bisognava aspettare Spatuzza per squarciare il velo?”. Gli imputati sono tre poliziotti Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo, ex appartenenti al pool “Falcone-Borsellino” della Squadra Mobile di Palermo. Sono accusati di calunnia aggravata dall’aver favorito Cosa nostra.