"Dammi un bacio. Cosa ti farei. Approfittiamo che non c'è nessuno. Spostiamoci più qua". Sono le parole che un uomo di Bari di 47 anni, detenuto nel carcere cittadino, avrebbe pronunciato mentre molestava, contro la sua volontà, una giovane operatrice sanitaria nella medicheria dell'istituto di pena. Per la donna, refertata al pronto soccorso dell'Ospedale di Venere di Bari, una prognosi di sette giorni per 'lesioni personali consistite in stato d'ansia reattivo riferito ad aggressione da parte di persona nota mentre era sul luogo di lavoro'.
All'uomo è stato notificato il provvedimento cautelare in cella per tentata violenza sessuale aggravata emessa dalla Gip del tribunale di Bari, Luigia Lambriola, su richiesta del magistrato della procura di Bari, Matteo Soave. Secondo quanto ricostruito, l'uomo sarebbe entrato nella medicheria senza preavviso e senza essere accompagnato da un agente e, approfittando dell'assenza di altre persone, avrebbe avvicinato fisicamente e verbalmente la vittima trascinandola nel ripostiglio. La donna, terrorizzata, è riuscita a divincolarsi e a liberarsi. Per ricostruire l'episodio sono state importanti le testimonianze di due detenuti, oltre a quella della vittima che ha denunciato il suo aggressore.