La Corte di Appello di Caltanissetta conferma la condanna per diffamazione aggravata a carico dell’on. Mario Alloro. La Corte di Appello di Caltanissetta, a conclusione dell’udienza celebratasi ieri, ha confermato la sentenza di condanna per diffamazione aggravata emessa in primo grado nel 2019 dal Tribunale di Enna a carico dell’on. Mario Alloro, difeso dall’avv. Walter Tesauro, e di Salvatore Falzone, difeso dall’avv. Salvatore Domante, per avere offeso a mezzo stampa e social network la reputazione di Alfonso Cicero, difeso dall’avv. Annalisa Petitto, al tempo dei fatti presidente dell’Irsap. La condanna per diffamazione aggravata a carico dell’on. Alloro è scaturita per avere offeso, nel 2105, la reputazione dell’ex presidente dell’Irsap Cicero, a mezzo stampa e social network, affermando, contrariamente al vero, che Cicero si esprimeva sulla stampa con le “solite farneticazioni” e, inoltre, che avesse chiesto personalmente i voti con la “scorta al seguito” in occasione della campagna elettorale per le elezioni amministrative della città di Enna.
La condanna per diffamazione a carico di Falzone è scaturita per avere offeso, nel 2015, la reputazione di Cicero a mezzo social network, affermando, contrariamente al vero, che Cicero avesse affidato, nella qualità di presidente dell’Irsap, incarichi legali in violazione di legge.
La sentenza emessa dalla Corte di Appello ha stabilito, inoltre, che il valore dei danni morali e d’immagine subiti da Cicero, quale parte civile, che in primo grado era stato quantificato in 25.000 euro, dovrà, invece, essere quantificato in sede civile. La sentenza ha stabilito, altresì, la compensazione delle spese processuali.