Pubblicato il: 19/01/2014 alle 14:43
Vittorio Sgarbi domani pomeriggio alle 15.00 sarà al Tribunale di Caltanissetta per assistere all’udienza conclusiva del processo a carico di Gioacchino Basile, l’ex sindacalista siciliano della Fiom-Cgil, noto alle cronache per avere negli anni scorsi denunciato le infiltrazioni di Cosa Nostra all’interno dei cantieri navali di Palermo, oggi imputato per il reato di diffamazione ai danni di Vittorio Teresi, uno dei Pm che si occupano della presunta trattativa Stato-mafia. Basile è sotto processo perché nel 2010 effettuò un volantinaggio davanti al Palazzo di Giustizia di Palermo «allo scopo di illustrare le mie accuse a quel magistrato (Teresi) e a quella Procura della Repubblica in merito alle complicità e alle omissioni relative allo reale scenario che condusse alla strage di via D'Amelio». Basile, tra l’altro, definisce la presunta trattativa Stato-mafia «un rozzo depistaggio, utile a salvare quei pezzi dominanti della procura di Palermo del 1992 che, per continuare ad esercitare le infami omissioni che uccidevano le speranze dei palermitani, si avvantaggiarono dell'urgente strage di via D'Amelio e ne uccisero la verità». «E’ singolare – spiega Sgarbi – la parabola di Basile: da sindacalista che ha denunciato Cosa Nostra e fatto arrestare numerosi mafiosi, si ritrova oggi sotto processo per iniziativa di un Pm antimafia. Penso che le questioni sollevate da Basile pongono inquietanti interrogativi e vanno certamente approfondite. Per questo domani andrò a Caltanissetta».