Pubblicato il: 09/12/2023 alle 18:31
Si continua in azione contro il mezzogiorno e la Sicilia in particolare,a pagarne ancora un servizio publico essenziale forse il più delicato insieme alla sanità,questa volta il Governo delle destre prende di mira la scuola pubblica. La razionalizzazione della rete scolastica praticamente produrrà un inevitabile arretramento ulteriore per la qualità scolastica dei servizi delle scuole del mezzogiorno ,oltre una inevitabile abbassamento dei posti di lavoro.Gli attuali parametri minimi per la costituzione delle autonomie scolastiche si innalzano da 600 alunni a 900/1.000. Il numero complessivo delle scuole passerà da 8.136 a 6.885. praticamente Si scrive dimensionamento scolastico ma si chiamano tagli efferati contro la scuola pubblica . Stiamo assistendo quindi un aumento delle scuole prive di dirigente scolastico e di Dsga da assegnare in reggenza con tutte le disfunzionalità che ne conseguono ,fenomeno che stiamo vivendo anche nella nostra provincia sia a Gela che a Caltanissetta.
La scelta di accorpare gli istituti, senza diminuire il numero di alunni per classe, non è certo la soluzione idonea a migliorare la qualità del servizio. Il dimensionamento così progettato comporterà riduzioni di posti in organico che toccheranno inevitabilmente anche il resto del personale. Quindi ancora una volta stiamo parlando di tagli e solo di tagli e non di qualità della scuola e della didattica che anzi vengono minati profondamente . Ma la cosa più drammatica e che ad esserne colpito saranno in particolare territori dove la rete scolastica è più fragile come Mezzogiorno e aree interne.
Un altro duro colpo al servizio publico e alle regione meridionali,il tutto mentre la Lega alleata del Governo Schifani e prossima a fondersi con l’on. Lombardo torna a chiedere le gabbie salariali. Intanto sabato 16 Dicembre a Roma si riunirà l'assemblea Nazionale del Partito Democratico. Peppe Di Cristina, direzione Nazionale Pd