Pubblicato il: 09/11/2020 alle 11:29
La Chiesa nissena ridefinisce le modalità della quotidianità pastorale nel nuovo diffondersi della pandemia, in relazione al DPCM del 6 novembre che ha diviso l’Italia in tre zone, indicando la Sicilia come zona arancione.
Il Vescovo Mons. Mario Russotto, dopo una riflessione condivisa con i Vescovi di Sicilia e dopo un confronto con il Collegio dei Consultori della Diocesi, ha inviato a tutti i sacerdoti una lettera con le nuove disposizioni, nel «surreale e drammatico clima che stiamo vivendo» in cui «siamo chiamati a ritrovare ancor più il senso della nostra vocazione e il coraggio della nostra missione, coniugando la cura di noi stessi con una più alta e responsabile vigilanza verso tutti coloro che sono affidati al nostro ministero pastorale».
A partire da questo il Vescovo ha disposto che:
– Le celebrazioni liturgiche con la partecipazione del popolo continueranno a svolgersi «nel rispetto del protocollo sottoscritto dal Governo e dalla Conferenza Episcopale Italiana», con tutte le misure organizzative di garanzia di sicurezza.
– Il catechismo per i ragazzi, i percorsi di formazione al matrimonio cristiano e gli incontri di catechesi continueranno in condizioni di ancora maggiore prudenza, «in piccoli gruppi, in proporzione allo spazio dell’aula liturgica, e rispettando rigorosamente tutte le norme igienico-sanitarie».
– Le Lectio di Avvento per i giovani e per gli sposi e fidanzati, per evitare gli spostamenti dai Comuni, si svolgeranno a cura delle equipes di pastorale giovanile e familiare nelle rispettive parrocchie, dove, dopo un momento di preghiera, si seguirà la meditazione del Vescovo in video-conferenza «sapendo che, nello stesso momento, si è in comunione con il Vescovo e con tutte le comunità parrocchiali della Diocesi».
– Sabato 21 novembre, alle ore 19, in tutte le chiese e le comunità religiose della Diocesi sarà celebrata una Veglia di Preghiera «invocando il Signore, per intercessione di Maria Santissima, di aiutarci con la sua potente mano a fermare questa rapida diffusione della pandemia».
Continuerà incessante l’attività di solidarietà che, attraverso la Caritas e le parrocchie, la Chiesa nissena ha messo in campo fin dalla scorsa primavera per sostenere con tutte le forme di aiuto le persone e le famiglie in difficoltà, attività che hanno consentito nei mesi scorsi di alleviare i disagi di tanti che nel nostro territorio già soffrivano per la mancanza di lavoro in un contesto già economicamente fragile e deprivato.