Pubblicato il: 22/10/2014 alle 07:45
A conti fatti sono 33 stipendi che non entrano da 3 anni nelle tasche di lavoratori che, nonostante tutto, continuano a lavorare. La storia assurda arriva dall'Ipab Istituto Testasecca di viale della Regione, un ex orfanotrofio dove i dipendenti vantano parecchie mensilità mai corrisposte da tre anni a questa parte.
I lavoratori interessati sono 10 che costituiscono l'intero organico dell'Ipab. Qualcuno di loro deve avere corrisposte 33 mensilità arretrate che si sono accumulate nel corso degli anni, mentre quasi tutti gli altri hanno un arretrato di 31 mensilità. Il braccio di ferro dei lavoratori s'è fatto più serrato tant'è che hanno anche notificato all'Ipab un decreto ingiuntivo per il pagamento degli stipendi maturati e non corrisposti, ma non è successo nulla perché la situazione non è affatto mutata.
“La situazione è effettivamente grave” ha ammesso il presidente dell'Ipab Alberto Maira che attribuisce la colpa alla Regione che ha sensibilmente ridotto i contributi concessi. “Prima – ha aggiunto ancora il presidente dell'Ipab – con la legge 71 la Regione concedeva contributi che coprivano il 70 per cento degli stipendi dei dipendenti, ora si riesce appena a coprire un solo stipendio all'anno”. Alberto Maira ha tenuto a precisare che “è un problema generale che coinvolge tutte le Ipab della Sicilia. Solo una riforma, ripetutamente chiesta e sollecitata, può risolvere il problema, ma la Regione tace e non effettua la riforma che invece è stata fatta in altre regioni italiane”.
Il presidente del Cda del'Ipab inoltre spiega di fare “grandi sforzi per sopravvivere e non chiudere, ma non sappiamo dove trovare i soldi occorrenti; la situazione è ancora più grave perché lo stabile dove operiamo è vecchio e ha bisogno di continue manutenzioni”. Un'ala dell'Istituto Testasecca da qualche anno ospita i rifugiati politici vittime di torture, mentre resta sempre attivo il centro diurno per anziani.
Alberto Maira ha annunciato di voler incrementare le attività per aumentare le entrate “anche se è difficile farlo soprattutto in questo momento. Quest'anno abbiamo pagato ai dipendenti 5 mensilità e presto ne pagheremo un'altra mentre aspettiamo che qualcosa cambi”.