Pubblicato il: 16/05/2019 alle 17:03
“Ci sono troppi aspetti che restano ancora da chiarire, quindi ribadiamo la nostra preoccupazione riguardo alla realizzazione della discarica privata di Serradifalco (CL), in contrada Martino, un territorio già vessato da un punto di vista ambientale, per la presenza di un’altra discarica già in esaurimento e la vicinanza di altri siti contaminati, come quello di contrada Bosco”: sono le parole del deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Nuccio Di Paola, dopo la conferenza di servizi che si è svolta martedi in assessorato regionale Territorio e Ambiente per il provvedimento autorizzativo della discarica. “Già il 30 ottobre 2018 – dice Di Paola – avevo presentato un’interrogazione in Commissione, senza mai ricevere alcuna risposta, nonostante l’assessore Pierobon ci faccia sapere dai giornali di averlo fatto”.
“La mobilitazione di un comitato di cittadini contro la discarica – ricorda il deputato – è un segnale chiaro della preoccupazione di chi abita in quel territorio e le ragioni ci sono tutte. La prima conferenza dei servizi ha ridimensionato il progetto riducendo la capacità di due terzi, ma non siamo così sicuri che non persista l’incompatibilità geomorfologica nell’area interessata. C’è poi da capire bene se le aree siano agricole o meno: l’assessore comunale non può lavarsene le mani, rimettendosi alle valutazioni dell’Ufficio tecnico, perché è sua la responsabilità politica nei confronti della cittadinanza, soprattutto in considerazione del fatto che questo progetto andrà in variante al Prg e che il Consiglio comunale è attualmente commissariato”.
“Inoltre – prosegue Di Paola – il Libero Consorzio di Caltanissetta sembra quasi voler ‘barattare’ il suo parere favorevole con i lavori di manutenzione della Sp 46, che è la strada provinciale di accesso alla discarica, lavori al momento solo enunciati e promessi dall’impresa”.
“Non posso non ricordare – conclude il deputato M5S – come l’assessore Pierobon continui a parlare ovunque di impianti pubblici per i rifiuti, ma nel frattempo si autorizzino freneticamente discariche private, tutto questo mentre in Aula non è ancora iniziato l’esame del ddl rifiuti. Si capisce bene che non c’è una strategia omogenea nel settore e si opera solo per tamponare le emergenze, permettendo interventi che minacciano la qualità della vita dei cittadini e dei territori. Saremo fermi nel continuare ad opporci a questa maniera irrazionale di amministrare”.