Pubblicato il: 22/04/2014 alle 16:23
“Quanto mi rattrista la politica che utilizza il bisogno delle persone! In questi giorni di festa, a seguito di una uscita nei mass media di un candidato Sindaco, ho incontrato tantissime persone (da altre ricevo sms e telefonate), chiedendomi una mano per essere inseriti tra gli scrutinatori, adducendo reali motivi di necessità, spesso legate alla perdita del lavoro”. E' ciò che scrive in un post sul suo profilo Facebook Giovanni Ruvolo, candidato a sindaco di Caltanissetta per il Polo Civico, rispondendo – senza citarlo mai per nome – all'idea lanciata nei giorni scorsi dal suo avversario Giovanni Magrì, anche lui in corsa come sindaco ma per il Movimento 5 Stelle.
“Sono contrario ad ogni forma di assistenzialismo, e penso che soltanto poche centinaia di persone disoccupate potranno beneficiare del sussidio elettorale – aggiunge Ruvolo -. Mi chiedo con quale criterio si sceglieranno, tra le migliaia di disoccupati, coloro i quali saranno “beneficiati”? Si faranno delle commissioni per valutare le condizioni di necessità? Tutti i disoccupati della mia città saranno messi nelle stesse condizioni? A chi mi ha chiesto aiuto, ho consigliato di rivolgersi a chi ha avuto l' idea di promuovere questo tipo di soluzione, magari questo porterà consenso. Io voglio stare a posto con la mia coscienza ed è per questo che spero che la commissione elettorale scelga la selezione mediante sorteggio. Da sindaco rispetterò le condizioni di disagio, e là dove sarà necessario intervenire per garantire le condizioni minime di vivibilità agiremo con il supporto diretto, ma la direzione politica sarà quella di aiutare chi non ha lavoro a professionalizzarsi ed essere supportato per entrare nel mondo del lavoro. Per questo aiuteremo (con il supporto dell'Ufficio Europa) a costituire cooperative che in una fase iniziale svolgeranno attività di pubblica utilità (gestione e pulizia del verde pubblico, animazione nei quartieri, sorveglianza, attività artigianali) per poi rendersi autonomi e realizzare nel lavoro la propria dignità. Il mio mandato avrà come messaggio quello di rimboccarsi le maniche. Lascio ad altri – conclude il candidato del Polo Civico – l'idea di sussidi e redditi minimi garantiti che oltre ad essere non sostenibili, perseguono la logica del mantenere lo stato di bisogno, offendendo la dignità di ogni persona che vive condizioni di disagio. Io credo veramente nella Rinascita e sarò lo specchio sul quale si rifletteranno i sogni dei miei concittadini”.