Pubblicato il: 15/03/2019 alle 13:02
. Sono state assegnate 261 nuove cattedre per il tempo pieno nella scuola primaria e questa mattina, presso l’Assessorato all’Istruzione e alla Formazione professionale, è stato firmato per la prima volta un protocollo d’intesa tra la Consulta provinciale degli studenti di Palermo, l’I.C. Giovanni Falcone, l’I.C. Rita D’Atria e l’I.C. Giuliana Saladino, alla presenza dell’assessore Roberto Lagalla, del referente nazionale Consulte degli Studenti, Antonio Di Nallo e della consulente del MIUR, Amanda Ferrario e di Andrea Giacomazza, presidente della Consulta provinciale.
Attraverso la firma di questo protocollo d’intesa, la Consulta s’impegna in attività di affiancamento agli alunni degli Istituti scolastici attraverso forme di collaborazione di tipo tutoriale, per la promozione del successo formativo nelle scuole dei territori a forte degrado socio-economico e ad alto tasso di dispersione scolastica. Si tratta di un’iniziativa inedita, pienamente condivisa dal MIUR e utile alla creazione di un sistema efficace per la diffusione di buone prassi. Il governo Musumeci sta quindi affrontando con azioni strategiche, definite in stretta sinergia con il Ministero dell’Istruzione, il problema della dispersione scolastica:
“Abbiamo qualche debole segnale di contenimento del fenomeno – spiega l’assessore al ramo, Roberto Lagalla – occorre però rafforzare ancor di più il nostro intervento per adeguarci agli standard nazionali. Una prima azione riguarda il consolidamento del tempo pieno nelle scuole, attraverso progetti sperimentali ed il potenziamento dell’organico. Grazie al protocollo sottoscritto con il MIUR, infatti, siamo riusciti ad ottenere, per l’anno scolastico 2019-2020, 261 cattedre in più per il tempo pieno nella scuola primaria, sulla base delle 112 richieste pervenute dagli istituti scolastici”.
A sostegno di questa sperimentazione, anche il progetto “Leggo al quadrato2: Interventi per l’innalzamento dei livelli d’istruzione della popolazione scolastica siciliana”, per il quale sono state spese tutte le risorse disponibili, assegnando agli istituti scolastici circa 11 milioni di euro per la realizzazione di attività extra-curriculari finalizzate al contenimento dell’abbandono scolastico ed utili ad innalzare il livello delle competenze di base.
“Abbiamo la necessità di continuare questo processo di potenziamento delle attività pomeridiane – aggiunge Lagalla – per offrire, soprattutto alle aree più depresse della nostra Regione, un servizio scolastico che fidelizzi i bambini alla frequenza scolastica e che consenta di contrastare la dispersione”.