Pubblicato il: 12/03/2014 alle 09:41
E' terminata in Germania la latitanza di un uomo originario dell'Agrigentino che è stato stanato dalla Squadra Mobile di Caltanissetta a tempo di record ed estradato in Italia, con la collaborazione dell'Interpol di Roma e della Polizei tedesca. Si tratta di Giuseppe Di Gioia, 40 anni, che è stato acciuffato dopo essere sfuggito all'esecuzione di un mandato d'arresto europeo emesso il 19 agosto 2013 dalla Procura Generale della Repubblica c/o la Corte di Appello di Palermo, dovendo lo stesso espiare la pena di anni 2 mesi 11 giorni 9 di reclusione.
Di Gioia era stato riconosciuto colpevole dei reati di tentata estorsione ed estorsione sulla base del riscontro delle dichiarazioni di due uomini, Giacomo e Salvatore Di Mazza, il cui racconto è stato riscontrato dalle conversazioni intercettate che disvelano il contesto della vicenda: il furto di una partita di droga e la vendetta omicida verso il responsabile. Di Gioia fungeva da portavoce delle richieste degli altri imputati ed è stato protagonista della consegna dei documenti falsi con cui richiedere il finanziamento alla Findomestic; infine, è stato autore di frasi minacciose rivolte a Giacomo Mazza.
Le indagini iniziavano nell’agosto del 2013 quando Di Gioia, condannato, si rendeva irreperibile dall’ultima sua residenza conosciuta ossia quella di Sommatino, rendendo così impossibile l'esecuzione della sentenza. I “mastini” della Mobile nissena si sono attivati per rintracciare il latitante e sono partite le indagini nei confronti della moglie, che insieme ai tre figli del latitante era emigrata in Germania e veniva individuato l’ultimo domicilio tedesco della donna.
Dopo mesi di pedinamenti e osservazione, è arrivato un riscontro importante. Enzo Di Gioia era stato immortalato in una foto all'interno di un ristorante tedesco come accertato da una scritta in lingua tedesca riportata su un distributore di bibite. E in effetti, la Squadra Mobile ha rintracciato Di Gioia in Germania e gli è stato notificato l'ordine di cattura previsto dal trattato di Schengen. Di Gioia è stato estradato in Italia e dovrà scontare la condanna inflittagli dai giudici italiani. FOTO ARCHIVIO