Pubblicato il: 12/02/2014 alle 14:11
Non si sono presentati a mani vuote nè hanno lanciato il solito ritornello disperato delle imprese edili al collasso. Proposte e soluzioni fattibili sono arrivate da una delegazione del Creda, il comitato regionale difesa appaltatori presieduto dall'imprenditore nisseno Antonio Bonifacio, che oggi ha Roma incontrato il ministro dell'Infrastrutture Maurizio Lupi illustrando diverse tematiche importanti. Alla riunione hanno partecipato il vicepresidente dell'Aniem Confami Riccardo Messina e il deputato nazionale Alessandro Pagano.
Gli impresari siciliani hanno affrontato il sistema delle gare di appalto dei lavori pubblici che senza delle precise linee guida sta gettando nella crisi i piccoli e medi imprenditori e le imprese artigiane. Bonifacio inoltre ha consegnato al ministro delle Infrastrutture cinque proposte di legge in grado di ridare ossigeno agli appaltatori del Mezzogiorno d'Italia. Un pacchetto legislativo ampio, variegato e dettagliato che potrebbe stabilizzare il mercato degli appalti in affanno da parecchi anni. Una delle proposte avanzate dal Creda permetterebbe allo Stato di risparmiare qualcosa come un miliardo e mezzo di euro all'anno.
Lupo ha ascoltato le istanze che sono arrivate dalla delegazione di imprenditori siciliani, assicurando il suo impegno per rispettare gli accordi. Ma il “tour” nella Capitale del Creda non si è esaurito qui. Oggi pomeriggio, infatti, il presidente Bonifacio e i colleghi incontreranno Sergio Santoro e Antonino Romano, rispettivamente Presidente e direttore generale dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori.