Pubblicato il: 23/02/2024 alle 13:41
“Io ho ufficializzato la mia candidatura tra i cittadini, in mezzo ai nisseni. La mia candidatura non nasce in nessuna segreteria politica e non ho bisogno di una segreteria politica per andare avanti. Il fatto che noi stiamo facendo oggi una conferenza stampa in consiglio comunale, dando il segnale che non perdiamo tempo, con tantissimi amici che ci stanno sempre vicino, per noi è importante”. Lo ha detto la candidata sindaco di “CLtuttalavita” Annalisa Petitto, questa mattina, nel corso della conferenza stampa, che si è tenuta a Palazzo del Carmine, con gli alleati di Orgoglio Nisseno, Salvatore Licata, Nina Schirmenti e Michele D’Oro. Il chiaro riferimento è alla candidatura di Walter Tesauro, presentata ieri nel corso dell’incontro tra i partiti di centrodestra e i giornalisti che si è tenuto nella segreteria di Michele Mancuso.
Un fronte quello del centrodestra che non fa paura ad Annalisa Petitto e ai suoi alleati. Anzi, secondo Salvatore Licata, non sarebbe nemmeno così compatto come si è lasciato intendere. “Ci sono scorie – ha affermato Licata – che vedrete all’indomani delle elezioni. Quando le operazioni di avvicinamento sono tumultuose come quelle che ci sono state a Caltanissetta negli ultimi due, tre mesi almeno, restano delle scorie. Non ritengo proprio che siano così forti e compatti come dicono. Quando un candidato sindaco viene fuori con una imposizione politica e non dal basso e allora inevitabilmente queste imposizioni non a tutti piacciono. Io ritengo che conoscendo uomini e cose di questa città non è tutto oro quello che luccica. Al di là della folla e del numero di sigle che vediamo in questo centrodestra aspetto di vedere se a ogni sigla corrisponde una lista. Bisogna vedere se esistono e che peso abbiano”.
Sul tema scherza anche Michele D’Oro. “Non abbiamo paura di nessuno. Facevo il centometrista e so quanta adrenalina si possa avere al momento della partenza. Figuriamoci se ho paura di questa competizione elettorale”. E a rincarare la dose è la candidata sindaco Annalisa Petitto. “In questo gruppo – ha detto – al di là della forma vi è la sostanza che si articola nella composizione di 6 liste pronte. Si tratta di 6 liste civiche. Vi informo che sono in corso dialoghi con altre liste civiche della società e movimenti di respiro regionale e nazionale. Quando il cittadino andrà alle urne troverà solo simboli di liste civiche a nostro sostegno. E questo perché noi vogliamo avere le mani libere. Perché nella misura in cui siamo autonomi e non dipendiamo da nessun partito noi potremo fare la differenza, e il bene e l’interesse di questa città, che ormai ha un livello di grande rabbia che noi vogliamo trasformare in proposta. Questa rabbia la dobbiamo catalizzare nell’entusiasmo di cambiare pagina. I nostri percorsi – ha detto riferendosi a Licata – sono simili perché siamo stati in mezzo alla gente e abbiamo discusso dei problemi dentro i nostri gruppi. Abbiamo ascoltato i nisseni e la mia candidatura e quella di Licata nascono dal basso. Nascono dai nisseni. I nisseni – ha continuato Annalisa Petitto – sono donne e uomini pensanti e non un gregge da portare al voto. Ci verranno a dire che visto che alla Regione e al Governo nazionale c’è il centrodestra potranno fare meglio per la nostra città. E io vorrei dire loro che abbiamo già dei deputati di centrodestra, e un candidato sindaco che aveva già dei buoni collegamenti con il governo regionale e nazionale, e non si capisce perché non abbiano portato i risultati. In realtà il centrodestra dopo mesi di litigi, veleni, lunghi coltelli, sceglie a tavolino il proprio candidato sindaco nelle proprie segreterie politiche, frutto di una decisione regionale. A Caltanissetta spettava a Forza Italia a Gela a Fratelli d’Italia. Noi questa mattina siamo in un luogo istituzionale e sono venuti 70 amici a supportarci. Persone che in maniera spontanea ci vogliono sostenere. Forse non avremmo nessun rapporto politico, quantomeno di dipendenza con l’attuale centrodestra nazionale e regionale ma vi posso garantire che per quanto mi riguarda sono pronta a convocare le nostre giunte davanti palazzo d’Orleans e davanti Palazzo Chigi. Noi questa rivoluzione non solo la porteremo avanti ma la riempiremo di contenuti. Perché a Caltanissetta ciò che spetta deve tornare. Che rimangono sempre”.
Poi in riferimento al Partito Democratico Annalisa Petitto ha aggiunto: “Non ho notizie delle interlocuzioni interne al Partito Democratico. Stanno valutando loro. Non so quali siano le loro determinazioni e le loro scelte. Ho detto in maniera netta che non ci sarà il Partito Democratico così come altri simboli. Il passato non si rinnega ed è un passato che mi ha fatto crescere e formare. Si cresce forse di più. Non rinnego assolutamente il mio passato ma francamente penso al mio presente e al mio futuro che non è più nelle stanze del partito democratico” E infine la candidata sindaco ha aggiunto: “Non lo diciamo per arroganza ma perché abbiamo il polso della città, il vento è cambiato ed è a nostro favore. Ci dice che questa città è stanca dei vecchi schemi della politica. E poi un sindaco donna, diciamolo, sarebbe una vera novità”.