Pubblicato il: 21/02/2025 alle 15:11
(Adnkronos) – Il cancelliere in carica non si perde d'animo, resta combattivo, la Cdu/Csu dello sfidante Friedrich Merz conserva il suo vantaggio. Mancano ormai solo due giorni al voto che rinnoverà la Camera federale della Germania, il Bundestag, e a fronte di sondaggi sostanzialmente stabili si ragiona su possibili ipotesi di coalizione, tenendo conto di tutte le variabili. E del fattore tempo. L'ESITO DEL VOTO. Il leader della Spd e attuale capo dell'esecutivo, Olaf Scholz, insiste: "Questa volta, come mai in un'altra elezione, molte persone decideranno solo quando si troveranno nella cabina elettorale", afferma fiducioso. "E credo che molti diranno: dovrebbe essere di nuovo Olaf Scholz". La mente va alla leggendaria rimonta del 2021: allora, come oggi, il suo partito iniziò la campagna elettorale con un ritardo di circa 15 punti percentuali, ma arrivò a superare la Cdu/Csu settimane prima delle elezioni e poi riuscì a tagliare il traguardo con uno stretto vantaggio. Questa volta, il distacco resta e il candidato cancelliere dell'Unione Merz sembra già il sicuro vincitore. Tanto che alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco dello scorso fine settimana è stato presentato come 'cancelliere' da un organizzatore. Nei dibattiti televisivi, si lascia scivolare addosso gli attacchi di Scholz con fare da statista, commentano gli osservatori citati dai media tedeschi. E si sta preparando meticolosamente a formare un governo il giorno dopo le elezioni. "Qui nella Adenauer Haus ci siamo già preparati a diversi scenari, che sono anche stati messi per iscritto", ha dichiarato di recente a Politico. QUATTRO GRUPPI PARLAMENTARI. La formazione del governo dipende in gran parte dal numero di partiti che entreranno nel Bundestag. Quattro gruppi parlamentari faranno sicuramente parte del nuovo Parlamento: Cdu/Csu (27-31% nei sondaggi di questa settimana), AfD (20-21%), Spd (15-17%) e Verdi (12-14%). La sinistra (Die Linke, in netta rimonta), la Fdp e la Bsw (Alleanza Sahra Wagenknecht) stanno lottando per superare la soglia di sbarramento del cinque per cento. Se nessuno o uno solo di questi tre partiti entrasse nel Bundestag, le possibilità di una coalizione a due sarebbero buone. COALIZIONI A DUE. Tutti gli altri partiti hanno escluso una coalizione con l'AfD, compresa la Cdu/Csu. "Questo è chiaro e definitivo", ha ribadito Merz mercoledì nel duello televisivo di ‘Bild’ e ‘Welt’. Per ora restano due opzioni: in quasi tutti i sondaggi attuali, la Cdu/Csu forma una maggioranza con la Spd, e per la metà degli istituti lo stesso vale per l'opzione Cdu/Csu-Verdi. Tuttavia, la Csu non vuole governare con i Verdi in nessun caso, motivo per cui i negoziati di coalizione tra Cdu/Csu e Spd sono considerati l'opzione più probabile al momento. Il problema per la Spd è il rischio di ottenere un risultato non all'altezza delle aspettative (20,5% del 2017 è stato il peggior risultato) e di entrare indebolita nelle trattative di coalizione. Con quale leader? Olaf Scholz, Lars Klingbeil o il politico più popolare in Germania, Bororis Pistorius? In un modo o nell'altro, la Spd cercherà di far salire il prezzo di una partecipazione alla coalizione, ragionano gli esperti citati dai media tedeschi. Alla fine, il risultato dovrebbe essere approvato da un congresso di partito o anche da un voto degli iscritti, una leva in più da usare nei negoziati. Se il prezzo dovesse diventare troppo esoso, la Cdu/Csu potrebbe comunque ricorrere all'opzione nero-verde. In ogni caso, è probabile che Merz parli anche con i Verdi – se una coalizione bipartitica con loro fosse aritmeticamente possibile – a prescindere dal leader della Csu Markus Söder, che è assolutamente contrario a una coalizione nero-verde. Se non altro per evitare di cedere alle richieste della Spd fin dall'inizio. COALIZIONI A TRE. L'esperimento della coalizione tripartita a livello federale è fallito clamorosamente con il governo semaforo (Spd-Fdp-Verdi). Per questo motivo, tale ipotesi è ora vista solo come una soluzione di emergenza nel caso non funzionasse nient'altro. Poiché la Fdp ha escluso una coalizione con i Verdi con una risoluzione del congresso del partito, rimangono solo due opzioni: una cosiddetta coalizione tedesca (dai colori della bandiera, nero, giallo, rosso) tra Cdu/Csu, Spd e Fdp, se i liberali dovessero entrare nel Bundestag. Oppure una coalizione nero-rosso-verde (Cdu/Csu-Spd, Verdi conosciuta da alcuni anche come coalizione Kenya, dal nome dei colori del Paese). In entrambi i casi, più persone siedono al tavolo, più la situazione si complica, commentano gli osservatori. Tuttavia, resta da vedere se la Fdp riuscirà a entrare nel Bundestag. Sarebbe solo la seconda volta dal 1949 che i liberali non vengono ammessi in Parlamento. Il Partito della Sinistra potrebbe invece riservare alcune sorprese. Dopo il successo a livello regionale della neonata Bsw dell'ex capogruppo parlamentare Sahra Wagenknecht, non era più stato sotto i riflettori. Tuttavia, la discussione sul 'cordone sanitario' dell'AfD e un'abile campagna sui social hanno permesso al partito di tornare in auge nei sondaggi. Per contro, lo slancio iniziale della Bsw si sta nuovamente affievolendo. Resta comunque altamente improbabile che BSW o il Partito della Sinistra partecipino a un governo guidato dalla SPD o dai Verdi. I sondaggi non lo confermano e il Cancelliere Scholz sottolinea: "Non è un piano che nessuno di noi ha, quindi non c'è da preoccuparsi". IL PARTITO CON CUI NESSUNO VUOLE GOVERNARE, sarà sicuramente uno dei vincitori di domenica. Secondo tutti i sondaggi, l'AfD, che è stato classificato dall'Ufficio per la protezione della Costituzione come estremista di destra in alcune parti del paese, probabilmente raddoppierà il suo risultato del 10,3% nelle elezioni del 2021. Il partito si è già assicurato i suoi successi in campagna elettorale: con il suo aiuto, la Cdu/Csu ha ottenuto una maggioranza nel Bundestag per portare a termine una risoluzione sulla politica migratoria. La leader del partito Alice Weidel è apparsa per la prima volta in televisione alla pari con i candidati cancellieri Scholz, Merz e Robert Habeck dei Verdi. L'AfD scommette sulle prossime elezioni, dove conta di poter diventare la forza più importante. Per i partiti centristi – sottolineano i commentatori – sarà importante evitare che ciò accada nei prossimi quattro anni. Il prerequisito numero uno è quello di una coalizione che questa volta non combatta al suo interno una guerra di trincea. FATTORE TEMPO: da quasi quattro mesi la Germania ha un governo di minoranza rosso-verde con una capacità d'azione limitata. Scholz rimarrà cancelliere fino al giuramento di un nuovo governo, qualunque siano i risultati. Tuttavia, una volta costituito il nuovo Bundestag, sarà solo un amministratore delegato della Germania, senza potere. E questo in un momento in cui il mondo sta subendo un forte cambiamento. Mentre la Germania si avvia al voto, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta negoziando con il Presidente russo Vladimir Putin il futuro dell'Ucraina, mentre l'Ue appare sempre più isolata. Il fattore tempo è sentito dagli esponenti politici: non a caso Merz ripete di volere un governo in carica entro Pasqua. (di Laura Cingolani) —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)