Pubblicato il: 11/03/2014 alle 16:36
Giovanni Ruvolo ci crede ancora. Pronto a sbracciarsi per riprovare la scalata a Palazzo del Carmine, dopo che cinque anni fa i nisseni tributarono 5mila voti al biologo e alla sua Intesa Civica Solidale. Oggi sono molti di più di allora a sostenere Ruvolo sindaco, a cominciare dal Polo Civico che raggruppa diverse realtà sociali e associative del capoluogo. Il percorso di Ruvolo parte da un luogo simbolo di Caltanissetta, un posto che la fece venire alla ribalta come la Piccola Atene: l'ex libreria Sciascia di corso Umberto, oggi uno stanzone imbiancato e vuoto, un tempo zeppo di libri fino al soffitto e diventato punto di riferimento degli intellettuali italiani. Alla presentazione di Ruvolo erano presenti molti cittadini, tra cui giovani studenti, ex docenti, commercianti ed esponenti delle associazioni dei consumatori.
“Vogliamo trasmettere il messaggio che rappresentiamo la parte della città che vuole liberare energia che possiede”, ha esordito Giovanni Ruvolo, intervenuto dopo Ferdinando Rovello e Ruben Giamporcaro, coordinatore del Patto Etico Responsabile che ha illustrato la sintesi del programma che ha come priorità il lavoro e la famiglia, ma guarda anche all'ecosostenibilità, alla protezione degli animali, al potenziamento dei servizi pubblici come rifiuti e acqua, fino al decoro della città, alle politiche sociali passando per la cultura, l'università e il sostegno allo sport. Ruvolo usa espressioni come “dialogo”, “partecipazione” e “punto di incontro” quando parla del modus di come amministrerà la città. “Oggi ho la responsabilità di trasmettere il patrimonio di tutto ciò che ha fatto il Polo affinché diventi azione amministrativa”, ha detto l'aspirante primo cittadino. “Fra 5 anni – ha aggiunto il ricercatore guardando al futuro – vogliamo vedere una città funzionale, in cui un cittadino che paga le tasse se le vede ritornare in servizi”.
Ruvolo e PastorelloSulla possibile apertura alle alleanze, e in particolare con un eventuale accordo sul Partito Democratico, Ruvolo ha risposto ai cronisti sostenendo che “è stato aperto un dialogo e ho trovato partiti interessati a liberare l'energia e la credibilità che molti stiamo cercando”. Ruvolo sembra dunque manifestare una indisponibilità a retrocedere nel caso di un nominativo proposto dalla coalizione di centrosinistra, ma come ha fatto capire sui programmi si può discutere e trovare una sintesi.
Ha preso la parola anche Carlo Campione, presidente dei comitati di quartiere Carlo Campione che però ha precisa come “i comitati non entrano nell'agone politico tant'è che per il Consiglio comunale non ci sarà una lista dei comitati di quartiere. Chiunque abbia l'ambizione di candidarsi deve dimettersi dalle ricariche ricoperte nei comitati”. Un sostegno più o meno diretto dei quartieri e dei suoi rappresentanti, che – come ha specificato Campione, inizialmente tra i papabili pure lui per la candidatura a sindaco – si limitano a condividere le linee guida del progetto politico di Ruvolo, dopo aver “sbattuto per cinque anni contro l'Amministrazione Campisi alla quale abbiamo chiesto di ottenere lo spazio antistante l'Enel e ancora aspettiamo risposte da parte dell'assessore Andrea Milazzo”. Dopo Campione è intervenuto pure l'avvocato Boris Pastorello, che ambiva a diventare sindaco e che ha ceduto il passo in favore di Ruvolo. “Lavoriamo tutti per realizzare la città che ci meritiamo”, ha aggiunto il penalista nisseno.