Pubblicato il: 25/05/2014 alle 12:25
Seggio che vai, storia che trovi. E spesso l'espressione della democrazia trova ostacoli insormontabili. Come quello in cui oggi, come da anni d'altronde, si imbatte l'imprenditore Ettore Garozzo e altri migliaia di disabili che come lui sono costretti a vivere sulla sedia a rotelle e fanno i conti con le barriere architettoniche. Questa mattina Garozzo s'è presentato alla scuola elementare San Michele e all'uscita, incontrando i cronisti e i cameramen delle televisioni, ha voluto denunciare l'impossibilità di poter raggiungere il banco della cabina. Troppo alto per lui, che così ha dovuto votare poggiando la scheda elettorale sulla parete della cabina. Ok, diritto di voto garantito ma il disagio di Garozzo – e di tantissimi altri “Garozzo” sparsi in tutta Italia – fa emergere le micro difficoltà che ogni giorno compaiono sulla strada delle persone che hanno problemi di deambulazione. Anche questo, non soltanto all'interno dei seggi, è un problema che la politica nostrana è chiamata ad annotare nell'agenda delle priorità.