Pubblicato il: 02/03/2014 alle 16:43
“Il nostro movimento civico ha deciso, dopo un vivace confronto interno, di organizzare un incontro pubblico dedicato esclusivamente ai problemi della comunità sancataldese. Nei prossimi giorni comunicheremo la data e il luogo. Sentiamo infatti di dovere contrastare il clima di sfiducia che avvolge la nostra città come una cappa e soprattutto il dovere di contrastare un modo di intendere la politica soltanto come corsa al raggiungimento di disegni personali”.
Inizia con questa esigenza di confronto la riflessione politica di Peppe Scarantino, esponente de “Il Sacco il movimento” di San Cataldo ed ex candidato a sindaco alle ultime elezioni amministrative.
“Vorremmo perciò lanciare un appello a tutti i cittadini e a tutti i soggetti politici: proviamo a partire dai programmi e dai contenuti, non dai nomi. Occorre innanzitutto elaborare un piano strategico di rilancio della città. Di fronte alla drammatica situazione in cui versa il nostro Comune, non possiamo non assumerci la responsabilità di offrire ciascuno il proprio contributo. Un contributo di riflessione, innanzitutto. Perché prima di fare, prima di stingere alleanze, prime di proporre candidature, dobbiamo tornare a pensare. Noi sentiamo l’esigenza di provocare un dibattito serio e trasparente. Insomma, usciamo allo scoperto. A che serve una politica fatta solo di incontri segreti e di telefonate? Vanno bene le tattiche e le strategie, ma dobbiamo avere il coraggio di dire ad alta voce come vogliamo far ripartire il paese. Dobbiamo chiederci: qual è la nostra visione di comunità? Qual è la nostra analisi della situazione economica, sociale e culturale del paese? Quali le priorità? E come intendiamo concretamente raggiungere gli obiettivi di sviluppo?
Peppe Scarantino, a nome del movimento, ritiene che “salvo poche eccezioni, stiamo assistendo a un pessimo inizio di campagna elettorale. Si parla solo di nomi, tra l’altro sempre gli stessi, o quasi. Ma questa logica non conduce a risultati seri. La nostra linea politica è semplice: lavorare alla formazione di liste pulite e credibili, e soprattutto a un programma serio che non sia l’ennesimo libro delle favole. Dialoghiamo nel frattempo con movimenti e gruppi politici che mostrino interesse a confrontarsi sui programmi. Nella speranza che, strada facendo, si sappia trovare una sintesi vincente che superi steccati ideologici e contrasti di diversa natura. San Cataldo ha bisogno di una scossa. Soprattutto, ha bisogno di competenze, credibilità, fiducia e serenità”.